Allarme diossina a Forlì, Di Maio (Pd): "Impegno e trasparenza massimi"

"I risultati delle indagini svolte dal Tavolo tecnico interistituzionale su diossine, furani e PCB nel territorio di Forlì, mostrano un quadro preoccupante. Una percezione che già si avvertiva, ma che ancora non era stata delineata esattamente da numeri, dati e studi specifici e precisi". Così Marco Di Maio, segretario territoriale del Pd forlivese, commenta i dati preoccupanti diffusi mercoledì dal Comune.

"La chiarezza della situazione e la trasparenza dei dati che sono stati presentati, è un punto di partenza importante per impostare una politica ambientale che vada a contrastare questa situazione - continua Di Maio -. Dunque va apprezzato lo sforzo svolto da Comune, Provincia, Ausl, Arpa e Ordine dei Medici, che, per la prima volta in un capoluogo di provincia, hanno svolto un'indagine così analitica. Uno degli obiettivi che ci si deve porre è quello di stimolare lo svolgimento studi analoghi anche nelle altre città romagnole e regionali, il che renderebbe possibile evidenziare anche situazioni più anomale di altre".

"La preoccupazione, dunque, è reale e le risposte devono essere forti e decise - sottolinea l'esponente democratico -. E non basta l'azione di un solo Comune, come quello di Forlì, per contrastare una criticità che rischia di trasformarsi in pericolo per la salute delle persone, che è il più importante dei beni comuni. Gli investimenti su una diversa modalità di smaltimento dei rifiuti, i controlli stringenti, le energie rinnovabili, il trasporto pubblico (non solo locale, ma anche quello su ferro - ad esempio - per lo spostamento di merci e persone), la diffusione di una cultura del consumo diversa, che sostituisca sempre più la parola consumo con quella "riuso", sono azioni da da proseguire e compiere con sempre maggior decisione".

"Ogni scelta, comprese quelle infrastrutturali, devono essere orientate al perseguimento di questi obiettivi di carattere ambientale. Ecco perchè ci sta molto a cuore, ad esempio, la governance di Hera: perchè la riteniamo uno strumento fondamentale per attuare una corretta politica ambientale - conclude Di Maio -. Non c'è un provvedimento che da solo possa risolvere i problemi; serve invece una coralità di azioni e di impegni da parte di più enti, non solo a livello forlivese ma almeno a livello romagnolo e regionale. Senza allarmismi ingiustificati, ma con impegno e trasparenza massimi".