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Venerdì, 26 Aprile 2024
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I quartieri della Zona Sud chiedono lo stop al nuovo regolamento: "Discutiamone senza scadenze"

Ai quartieri della zona sud non piace il nuovo regolamento per i Quartieri, che riduce da 42 a 22 i quartieri del Comune di Forlì. Lo spiega Gabriele Brunelli, coordinatore della zona sud

Ai quartieri della zona sud non piace il nuovo regolamento per i Quartieri, che riduce da 42 a 22 i quartieri del Comune di Forlì. Lo spiega Gabriele Brunelli, coordinatore della zona sud, che comprende gli attuali quartieri  Vecchiazzano-Massa-Ladino; Ca’Ossi; Resistenza; San Martino in Strada-Grisignano-Collina; Carpena; Magliano-Ravaldino in Monte-Lardiano; San Lorenzo in Noceto. Il coordinamento Zona Sud si è riunito in videoconferenza per discutere dell’ultima bozza del regolamento.

Spiega una nota: “Pur riconoscendo gli sforzi fatti dall’assessore Cintorino per andare incontro alle esigenze emerse durante gli incontri ed i dibattiti degli ultimi mesi, si deve purtroppo prendere atto che le buone intenzioni manifestate sin dall’inizio di questi confronti hanno subito ultimamente una chiusura immotivata al confronto ed al dialogo in contraddizione palese con le metodologie utilizzate fino a poche settimane fa innestando per contro un’accelerazione frenetica per una rapida approvazione del nuovo testo. Pertanto i quartieri della Zona Sud si trovano ad esaminare un regolamento che è quasi blindato e che definire “raffazzonato” pare un mero eufemismo”.

Quindi la protesta: “Riscontriamo accorpamenti non concordati e dimezzamenti a nostro avviso privi di senso. Probabilmente qualcosa poteva e doveva essere cambiato, ma questa procedura ci pare francamente fuori di ogni logica. L’identità di buona parte dei quartieri viene così snaturata seguendo un percorso che anziché preservare gli stessi, viene a modificarli profondamente nonostante la creazione di più zone che avrebbero potuto valorizzarli adeguatamente. Cancellare in un attimo la storia e le singole peculiarità per diversi di essi lascia sconcertati, un chiaro segno di poca considerazione dell’impegno, degli sforzi e delle capacità messe in campo da parte di un piccolo esercito di volontari. Chiediamo quindi che venga preso in esame tramite un atto partecipativo e partecipato il modo più utile per arrivare alla stesura, partendo dal testo presentato, di un nuovo regolamento maggiormente condiviso”.

I quartieri della zona Sud chiedono quindi di non vincolare la discussione alla scadenza del 30 novembre 2020, che viene definita “immotivata, frettolosa e pericolosa per il futuro della partecipazione, alla luce del fatto che, con lo stesso provvedimento, il Consiglio Comunale si accingerebbe anche a prorogare di sei mesi le deleghe a tutti i 42 Comitati di quartiere, creando così uno spazio temporale utilissimo per migliorare il testo e renderlo condivisibile con la maggioranza degli attuali quartieri (ad oggi non sembra sia proprio così). Ci auguriamo che, come spesso accade, questi appelli non cadano nel vuoto, anzi auspichiamo al più presto un incontro con l’Assessore Cintorino per i necessari chiarimenti”.

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