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Il centro-sinistra: "Pietre d'inciampo per ricordare gli ebrei forlivesi deportati". Il sindaco: "Progetto già in atto"

I gruppi consiliari del centro-sinistra Pd, "Forlì e Co", e Italia Viva hanno presentato un ordine del giorno per la posa delle “pietre d’inciampo” in alcuni luoghi della città

Nel Giorno della Memoria, a vent’anni dalla istituzione di questa ricorrenza, i gruppi consiliari del centro-sinistra Pd, "Forlì e Co", e Italia Viva hanno presentato un ordine del giorno per la posa delle “pietre d’inciampo” in alcuni luoghi della città, chiedendone la trattazione già nella prossima seduta del Consiglio comunale. Le pietre d'inciampo sono mattonelle e iscrizioni inserite nella pavimentazione stradale per ricordare le vittime dell'Olocausto. Il Consiglio comunale lo scorso 26 ottobre con voto unanime aveva conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre.

La stessa senatrice Segre è stata fondatrice nel 2016 ed è attualmente Presidente onoraria del comitato milanese “Pietre di inciampo”: si tratta del progetto, ideato oltre 25 anni fa dall’artista tedesco Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti, attraverso l'incorporazione di blocchi quadrati di pietra  nel selciato stradale davanti alle ultime abitazioni delle vittime della persecuzione perpetrata dal regime nazista. Un’incisione sulla superficie ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta: in un quarto di secolo, l’iniziativa ha portato all’installazione di oltre 75.000 pietre in più di 2.000 città nel mondo, tra cui numerose in Emilia-Romagna.

Spiega la nota dei gruppi politici: "A Milano, la prima pietra è stata posata, alla presenza del Sindaco, in corso Magenta 55, dove abitava Alberto Segre, padre di Liliana Segre, deportato ad Auschwitz con la figlia e morto il 27 aprile 1944. Va, poi, ricordato, che il progetto delle pietre d’inciampo è inserito nell’apposita mappa dei luoghi dell’arte contemporanea, redatta dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del Mibact, secondo cui nella loro forma anti monumentale e diffusa, le pietre d'inciampo entrano nel paesaggio urbano e nell'esperienza della comunità”.

Conclude la nota: "Come richiesto da tempo da alcune associazioni, istituti scolastici e cittadini forlivesi, nell’ordine del giorno si impegnano Sindaco e Giunta comunale ad assumere le iniziative necessarie per la posa anche a Forlì di pietre di inciampo nei luoghi della città in cui fu consumata la persecuzione antiebraica ad opera delle forze nazifasciste: l'ex Albergo Commercio (dove è già presente una lapide); la casa circondariale; l'ex Brefotrofio; l'ex caserma Caterina Sforza; via Seganti (eccidio dell’aeroporto-settembre 1944); Chiesa di San Biagio (dove don Pietro Garbin ha dato rifugio alla famiglia Laufer); Piazza Saffi (nei pressi  delle ex attività commerciali delle famiglie Matatia e Saralvo); in prossimità delle abitazioni degli ebrei forlivesi perseguitati".

La replica del sindaco

“Ringraziamo del prezioso suggerimento dei gruppi di minoranza del Pd, Forlì & co e Italia Viva - afferma il Sindaco Zattini - ma il progetto “Pietre di inciampo”, proposto dagli studenti del Liceo scientifico “Fulcieri Paulucci de Calboli” proprio un anno fa, è già stato avviato da questa Amministrazione che ne riconosce e ne intende celebrare il valore, la portata simbolica e il monito per le future generazioni".

Come ricorderanno i presenti alla cerimonia svoltasi esattamente un anno fa, i ragazzi del Liceo Scientifico presentarono il loro progetto delle “Pietre d’inciampo” al cospetto del monumento del Parco della Resistenza. Successivamente il progetto è stato approfondito, sono statie assunte le necessarie informazioni per ottenere i requisiti idonei ad essere parte del percorso internazionale ed è stata condivisa l'iniziativa: con il Rabbino di Ferrara e delle Romagna Luciano Caro, con l’Ufficio Scolastico Provinciale, con la Diocesi di Forlì-Bertinoro, con l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea e con l’Anpi.

Come annunciato alcuni giorni fa tramite comunicato stampa e riportato dagli organi di informazione, è stato deciso che la data simbolica per istituire il Comitato Promotore fosse quella odierna. E così questa mattina, in occasione della Giornata della Memoria 2021, si è svolta in sala Giunta una videoconferenza che ha visto l'insediamento del Comitato costituito da rappresentanti delle istituzioni locali". Erano presenti, oltre al sindaco Gian Luca Zattini e all’assessore alle politiche educative Paola Casara, Alfredo Boschini in rappresentanza della comunità ebraica, il Vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro Livio Corazza, Susi Olivetti, dirigente del Liceo Scientifico, Domenico Guzzo, direttore dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Gianfranco Miro Gori, presidente provinciale dell’Anpi, e Alessandra Prati, dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

“Ci stupisce che proprio su un tema così importante, che da tempo stiamo portando avanti come Comune di Forlì d’intesa con tutti gli altri attori coinvolti e che è stato presentato pubblicamente in diverse occasioni, l’opposizione sia poco attenta e interessata. Obiettivo della Pietra d’Inciampo – conclude il sindaco – è quello di essere un inciampo emotivo e mentale, non fisico, per mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista nei luoghi simbolo della vita quotidiana, invitando chi passa a riflettere su quanto accaduto a persone in quel luogo e in quella data, per non dimenticare. E' un tema importantissimo sul quale non possono esserci passi in avanti o divisioni”.

Replicano Pd, Italia Viva e Forlì&co: "Abbiamo appreso dalla stampa con piacere che oggi l'Amministrazione comunale ha dato ufficialmente avvio al percorso per l'installazione delle pietre di inciampo nella nostra città, raccogliendo una lodevole proposta dei ragazzi del Liceo scientifico. Quello che dispiace, invece, è che, sebbene da giorni fosse stata presentata in Consiglio comunale una mozione del centrosinistra che sollecitava proprio l'istallazione delle pietre di inciampo, il sindaco abbia preferito rimanere in silenzio per poi scatenare proprio oggi una polemica sulla stampa, accusandoci di “scarso interesse ed attenzione”, piuttosto che, banalmente, informarci e renderci partecipi del lavoro che si stava già facendo. Prendiamo atto di un'ennesima caduta di stile e mancanza di rispetto istituzionale, proprio in una giornata tanto importante e significativa. Ci fa invece molto piacere che il progetto degli studenti del Liceo Scientifico e la nostra mozione condividano un medesimo sentire e l'ntento di fare delle pietre d’inciampo un momento di riflessione sulle tragiche vicende della Shoah che hanno direttamente coinvolto la comunità ebraica anche a Forlì, e la cui memoria deve essere momento di unione attorno cui stringere l’intera comunità".

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