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Martedì, 30 Aprile 2024
Verso le elezioni

Una campagna elettorale a colori, Rinaldini inaugura la 'casa' della coalizione di centrosinistra: "Una grande sfida che possiamo vincere"

Baci, abbracci e strette di mano hanno accompagnato la cerimonia inaugurale di quella che sarà “la nostra casa fino a giugno”

“Ci aspetta una grande sfida che possiamo vincere: cominciamo insieme per la Forlì che sarà”. Un emozionato Graziano Rinaldini ha inaugurato sabato mattina in Piazza Cavour la sede del comitato elettorale. Baci, abbracci e strette di mano hanno accompagnato la cerimonia inaugurale di quella che sarà “la nostra casa fino a giugno”. Un discorso di poco più di undici minuti, davanti ad una platea ad arco di diverse centinaia di persone, che ha preceduto il rito del taglio del nastro, avvenuto alla presenza degli alleati della coalizione di centrosinistra composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Socialisti, Verdi, Sinistra italiana e lista Forlì e Co. e della lista civica Rinnoviamo Forlì.

Verso le elezioni, inaugurata la sede del comitato elettorale di Graziano Rinaldini

“Forlì sarà” è lo slogan che accompagnerà Rinaldini nella sfida al sindaco uscente Gian Luca Zattini. Sarà una campagna elettorale a colori: il fucsia, “che rappresenta la coesione sociale, l’inclusione, la cura della comunità; l'azzurro, “che ci parla di futuro, fiducia e serenità: i tre pilastri per una città che cresce”; e infine il verde, “dello sviluppo sostenibile, della speranza e dell’armonia, simbolo di unità e forza”. “Sono i colori che rappresentano i nostri valori, grazie ai quali la nostra bella Forlì sarà più bella, sarà più pulita, sarà più sicura, sarà più aperta, sarà più autorevole, sarà più verde”, le parole di Rinaldini.

"Sarà la casa di tutti i cittadini" - Guarda il Video dell'inaugurazione

"Forlì deve uscire dal suo isolamento"

Lo sfidante di Zattini ha elencato ciò che non va: “Forlì deve uscire dal suo isolamento in Romagna e in Emilia Romagna, di cui soffre da anni rispetto a tutto ciò che la circonda in termini di programmazione, infrastrutture e sviluppo strategico. Anche durante l’alluvione questa amministrazione ha pensato all’inizio di essere autosufficiente nella gestione dell’emergenza e i risultati li abbiamo visti purtroppo. Mentre le altre città in pochi giorni hanno pulito fogne e rifiuti, i cittadini alluvionati di Forlì hanno patito per settimane problemi di fango e cumuli di rifiuti”. 

Alluvione e la battaglia sui ristori

Ed ecco la stoccata a Zattini sulla gestione dell'emergenza: “Dov’erano i nostri amministratori quando arrivavano soccorsi dalle altre città, mentre la macchina comunale era in affanno e non sapeva come intervenire, perché mal diretta, immobilizzata anche solo nel gestire le comunicazioni da e verso la cittadinanza? Io posso dirlo dov’ero. A installare pompe per vuotare le case dal fango mentre loro rimanevano a braccia conserte o si mettevano a piangere senza sapere cosa fare. Nei giorni in cui spalavamo fango, cercando di portare aiuto con i pochi mezzi a disposizione, ho toccato con mano la disperazione di chi ha perso casa, macchina, il lavoro e i risparmi di una vita. La stessa disperazione che ho visto negli occhi dei cittadini alluvionati che ho incontrato in questi giorni e che ancora non hanno visto un euro, né la risoluzione dei loro problemi”.

E proprio sull'alluvione, "ci batteremo con tutte le nostre forze per ottenere ciò che ha promesso il Governo Meloni, ovvero il 100% dei ristori per cittadini e imprese, anche se a tutt’oggi non abbiamo visto nulla. Diranno che ho aperto la campagna elettorale strumentalizzando l’alluvione e lo facciano. Renderanno conto ai nostri cittadini, noi continueremo a difendere le persone che hanno perso i loro beni”.

"Una Forlì con servizi più vicini ai bisogni dei cittadini"

Rinaldini vuole una Forlì “che abbia più coraggio di pensare a un futuro meno inquinato, meno trafficato, più vivibile per i bimbi e giovani, che sia più attenta al sociale e ai diversamente abili, che sia più autonoma energeticamente mettendo al centro le persone che la abitano. Persone che hanno bisogno di lavoro sicuro e stabile, in particolare i giovani stanchi di lavoretti e lavori a tempo determinato. Una Forlì con servizi più vicini ai bisogni dei cittadini, con orari più flessibili che incrocino le necessità di chi lavora. Non come fa l’amministrazione di Zattini che riduce l’orario delle scuole dell’infanzia e diminuisce la flessibilità senza tenere conto delle esigenze delle giovani coppie, delle famiglie”.

Salute e cultura

Quanto alla salute, “vogliamo una Forlì con una sanità che sappia risolvere e affrontare le emergenze e le urgenze, che continui a investire in tecnologia, che dia servizi nei territori e sia specializzata per fasce di età, che realizzi la Casa della Salute, che assista le persone anche da remoto, con teleassistenza e telemedicina per facilitare i servizi agli anziani“. Sul turismo l'obiettivo è dar luce “ai tesori culturali, architettonici e museali, come ad esempio: Palazzo Merenda e la sua biblioteca, dove molti di noi hanno studiato e dove i ragazzi vogliono tornare a studiare e che non deve essere solo una biblioteca ma una vera e propria casa della cultura forlivese”.

Il mondo del lavoro

Nel suo discorso Rinaldini ha anche parlato della necessità “di accogliere i lavoratori stranieri di cui c'è n'è bisogno, integrandoli con progetti concreti, dando loro la possibilità di studiare la nostra lingua, le nostre leggi e la nostra cultura”. “Vogliamo una città più vivibile per le donne”, ha proseguito il candidato sindaco del centrosinistra, ma anche “che non si dimentichi degli ultimi, di chi ha perso il lavoro, la casa, di chi soffre perché ha perso gli affetti, di chi consuma i pasti alla Caritas, delle 700 famiglie che fanno la spesa all’Emporio Solidale, ricordandoci che i senza fissa dimora sono raddoppiati a Forlì negli ultimi anni e sono più di 500”.

La stoccata sulle luminarie

E su questo aspetto non è mancata una stoccata all'amministrazione Zattini: “Ci sono 190 appartamenti Acer vuoti perché ci dicono che non ci sono soldi per ristrutturarli, lasciando gli alluvionati senza casa. Forse risparmiare i soldi per le luminarie e per lo spostamento della pensilina della piazza poteva aiutare a ristrutturare decine di appartamenti. Ma aiutare i cittadini che soffrono non è un impegno forte di questa amministrazione”.

Ricordando l'esperienza nel mondo volontariato, Rinaldini pensa ad una “città più solidale, una città di pace e di dialogo. Che sia quindi aperta e inclusiva, dove le decisioni sono il frutto dell’ascolto e non di scelte calate dall’alto”. Conclude il candidato sindaco: “Lavoreremo per progettare una città diversa da quella di oggi. Una città che tiene conto di tutti e cresce grazie al contributo di tutti, dal centro alla periferia. Ho ricevuto tanto da Forlì, adesso è il mio momento di dare qualcosa a questa bella città”.

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