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Furti in appartamento, l'Ugl incontra al prefetto: ''Potenziare i controlli"

''L’andamento del crimine – spiega il sindacalista - è da sempre campo di analisi per storici e sociologi. I suoi cambiamenti accompagnano la società nelle sue progressioni, evidenziandone dinamiche e soprattutto criticità''

La provincia d'Italia in cui i furti in casa sono aumentati di più nell’ultimo decennio, secondo l'ultimo studio Censis che considera il numero di reati rispetto alla popolazione residente, è Forlì-Cesena , al primo posto assoluto con un +312,9%. Altre statistiche confermano questa triste tendenza: per la provincia di Forlì-Cesena la piaga dei colpi in appartamento è in aumento, negli ultimi otto anni, del 232% secondo il progetto di ricerca del Centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università di Trento che ha analizzato i dati (aggiornati al 2011 e 2012) elaborati ne per conto del ministero dell’Interno. 

Su queste basi il segretario provinciale della Sicurezza Civile dell'Ugl , Filippo Lo Giudice, ha incontrato mercoledì il nuovo prefetto della Provincia di Forlì – Cesena Fulvio Rocco De Marinis, proseguendo nel rapporto di confronto e ascolto che si era instaurato nei mesi scorsi con il precedente prefetto Erminia Rosa Cesari: “L’andamento del crimine – spiega il sindacalista - è da sempre campo di analisi per storici e sociologi. I suoi cambiamenti accompagnano la società nelle sue progressioni, evidenziandone dinamiche e soprattutto criticità. Dal nostro punto di vista di operatori privati della sicurezza è necessario attuare misure per arginare gli episodi di criminalità registratisi nella nostra provincia perché da una lato alimentano la percezione di insicurezza diffusa nella popolazione e dall'altro, parliamo sempre dei furti in appartamento, dei furti e delle rapine nelle aziende, arrecano un vero e proprio danno economico alle famiglie e alle imprese”.

L’Ugl sostiene che la sicurezza pubblica sia da ritenere “un bene comune”  e dunque ravvisa "l’urgenza di un necessario potenziamento dei dispositivi di prevenzione e di controllo dei territorio e che questi siano attuati con più incisive modalità operative anche attraverso il ricorso alla cosiddetta “sicurezza sussidiaria” e il ricorso alla vigilanza privata, sempre nei limiti di legge e senza che questa interferisca in ruoli e campi d'azione delle forze pubbliche dell'ordine". Inoltre, nell'incontro di mercoledì, il segretario provinciale della Sicurezza Civile dell'Ugl , ha portato al prefetto De Marinis, la richiesta degli iscritti "di riaprire, nelle appropriate sedi istituzionali, il dibattito sulla possibilità di avviare un dibattito sulla modifica del Decreto Maroni che disciplina il riordino del settore e che consente l’invio nei luoghi a rischio anche di una sola guardia particolare giurata: mentre è del tutto implicito che se i servizi di controllo e vigilanza delle guardie giurate fossero svolti in coppia gli episodi di aggressione e intimidazione che si sono verificati a Forlì negli ultimi tempi non sarebbero mai successi”: conclude il segretario provinciale della Sicurezza Civile dell'Ugl. "Da parte sua, il prefetto ha dimostrato massima disponibilità ad ascoltare le istanze sollevate dal sindacato ed ha assicurato che degli argomenti trattati si procederà con un' apposito approfondimento con i soggetti istituzionali interessati per legge, ad iniziare dal questore di Forlì, Salvatore Sanna", conclude Lo Giudice.

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