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"Marcegaglia in difficoltà generale": il caso finisce in Regione

Il Gruppo Marcegaglia, nel suo complesso, verserebbe “in uno stato di difficoltà generale”: la “crisi” non sarebbe quindi limitata “a qualche linea di produzione o a qualche stabilimento”

Il Gruppo Marcegaglia, nel suo complesso, verserebbe “in uno stato di difficoltà generale”: la “crisi” non sarebbe quindi limitata “a qualche linea di produzione o a qualche stabilimento”, ma coinvolgerebbe “le prospettive occupazionali dell’intera azienda, che ha sedi dislocate in varie regioni e in Emilia-Romagna conta importanti siti produttivi a Forlì, a Ravenna e a Parma”. Lo segnala la consigliera Monica Donini (FdS) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale.

Donini evidenzia che la direzione del Gruppo avrebbe annunciato la chiusura della produzione di tubi nello stabilimento di Pozzolo Formigaro, in Piemonte, dopo che lo stesso Gruppo avrebbe dichiarato l’intenzione di riorganizzare lo stabilimento della Imat di Fontanafredda (Pordenone), di liquidare la BVB di San Lorenzo in Campo (Pesaro) e di mettere in vendita tutto il settore engineering, oltre a attivare la cassa integrazione in altri stabilimenti.

"L’Azienda inoltre - scrive Donini - non avrebbe presentato alcun piano industriale, atteso da istituzioni e organizzazioni sindacali, dichiarando di non avere in previsione alcun investimento in Italia, nel breve e nel medio periodo, escludendo quindi possibili riconversioni in nuove produzioni". La consigliera chiede quindi alla Giunta di affrontare una discussione ampia sul futuro del Gruppo Marcegaglia, da allargare al ministero dello Sviluppo economico, in accordo con le altre Regioni interessate, sentiti i rappresentanti dei lavoratori.

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