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Marcia della Pace, Di Maio: "Non è un bene scontato"

"La mia adesione alla Marcia della Pace della Romagna (a cui ho partecipato con entusiasmo anche nella edizione dello scorso anno) sarà a nome dell'istituzione che rappresento, la Camera dei Deputati" ha detto Di Maio

"La mia adesione alla Marcia della Pace della Romagna (a cui ho partecipato con entusiasmo anche nella edizione dello scorso anno) sarà a nome dell’istituzione che rappresento, la Camera dei Deputati, così come faranno, le autorità locali e gli amministratori  di tutti i comuni dell'Unione forlivese che sfileranno con i loro gonfaloni indipendentemente dal colore politico delle maggioranze che li sostengono, assieme a tanti cittadini da ogni parte della Romagna. Questa è una delle grandi ragioni che fanno di questo evento un appuntamento importante e degno di essere vissuto".

Sono le parole del deputato forlivese, Marco Di Maio, sull'adesione alla marcia della pace di Romagna.

"Marciare significa impegnarsi in un atto di non violenza attiva e significa assumersi l’impegno di lottare ogni giorno contro le ingiustizie che si consumano vicino a noi e contro quelle che coinvolgono milioni di persone nel mondo. La politica deve essere coerente con questi principi, indipendentemente dalla parte che rappresenta, deve farsi portavoce di un pacifismo attivo che vada oltre le dichiarazioni e le testimonianze di facciata. Questo può essere fatto attraverso azioni concrete a sostegno di tutte le organizzazioni che promuovono la cultura della non violenza, la partecipazione sociale attiva e attraverso una concreta azione di sensibilizzazione verso i cittadini più giovani che rappresentano il futuro del nostro Paese, il vivaio su cui investire le nostre energie migliori" ha detto il giovane deputato forlivese, 29 anni.

"Domenica marceremo non solo per la pace e la non violenza, con il pensiero rivolto ai tanti, troppi luoghi del mondo in cui si combattono guerre di cui spesso sfuggono le reali ragioni; ma anche per ribadire che la Pace è un bene che va custodito ogni giorno, che la storia ci ha dolorosamente dimostrato  non essere scontato. Per le generazioni più giovani come la mia, vivere in una condizione di pace appare un fatto scontato, un dato acquisito, almeno in questa parte del mondo: non è così, basta guardare il passato per rendersene conto. La pace è un bene in qualche modo legato anche alla responsabilità individuale di ciascuno di noi, ai nostri gesti quotidiani, a come risolviamo le controversie, a come riusciamo a sostituire all'individualismo e al rancore imperanti, il dialogo e la generosità. In ogni campo" conclude Di Maio.

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