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Minutillo (Centrodestra per Forlì): "Guerra in Ucraina, serve un tavolo permanente per il sostegno alle nostre imprese"

"Il tema della  dipendenza energetica dell’Italia dagli altri Paesi, per prima la Russia, dovrà essere affrontato al più presto, la questione non è più rinviabile"

“La guerra in Ucraina, con i suoi effetti su scala globale saranno gravissimi anche nei territori emiliano-romagnoli, con l’arrivo dei profughi, l’aumento del prezzo di carburanti e delle materie, il blocco dell'interscambio commerciale e produttivo, andando a colpire distretti industriali importanti per l'economia romagnola e forlivese-cesenate, come l'agroalimentare, il mobile imbottito e la meccanica agricola, annullando il rimbalzo turistico su cui stava pianificando il settore balneare e quello della gestione dei trasporti aerei”: così  Davide Minutillo, consigliere comunale  e capogruppo di Centrodestra per Forlì, nel corso dell'ultima puntata di “Talk 24” in onda  su Teleromagna e  on line nella piattaforma di news Tr24.it.

Nel corso del programma -  condotto da Ludovico Luongo – sono intervenuti tra gli altri anche il  presidente dell’associazione Riviera Sicura, Franco Nanni e il presidente di Confindustria Romagna,  Roberto Bozzi.  “Grande è la preoccupazione, oltre all'ecatombe di vite umane, per le conseguenze economiche che il conflitto genererà nel nostro Paese. A rischio il 3 per cento delle esportazioni regionali dell'Emilia-Romagna e al contraccolpo che subiranno le imprese dell'import e dell'export, dovremo sommare il devastante impatto che la crisi sta già producendo nei conti quotidiani di tutte le famiglie visto l'aumento dei costi energetici e, a cascata, l'aumento dei prezzi dei prodotti al consumo”: ha aggiunto Davide Minutillo.

“Le preoccupazioni degli industriali, degli albergatori e dei vari operatori del turismo sono più che legittime. Il tema della  dipendenza energetica dell’Italia dagli altri Paesi, per prima la Russia, dovrà essere affrontato al più presto, la questione non è più rinviabile. E i danni economici che il conflitto causerà da qui in avanti negli arrivi e nelle destinazioni turistiche dalla e per la Russia si potranno contare nell'attività dei due aeroporti romagnoli che nella pianificazione aziendale guardavano o guardano ancora ad Est”: ha affermato il  capogruppo di Centrodestra per Forlì.

“Nei primi nove mesi del 2021 in provincia di Forlì-Cesena le esportazioni verso la Russia e Ucraina ammontavano a 76 milioni di euro mentre le importazioni avevano raggiunto quota 12,6 milioni di euro. Fra i distretti emiliano-romagnoli il crollo delle vendite verso Mosca (passate da 129 milioni di euro nel 1° trimestre 2014 a 88,5 milioni attuali) penalizza soprattutto il sistema moda, dove le imprese di Forlì-Cesena sono presenti. Ma anche  altri due settori fra i più rappresentativi dei distretti emiliano-romagnoli come il mobile imbottito e la meccanica saranno penalizzati. Solo per avere un'idea su scala nazionale:  la Russia assorbe circa l’1,5% dell’export italiano per un valore nel 2021 di 7,7 miliardi”: ha detto Minutillo.  

“E c'è un altro settore: quello agroalimentare che nei rapporti commerciali con l’Ucraina è adesso quello più colpito, essendo l'Italia (e molte imprese della nostra regione) il secondo fornitore del Paese dopo la Polonia. E sempre  in Ucraina ben  33  imprese emiliano-romagnole sono presenti avendo acquisito il controllo di decine di società, soprattutto nel ramo metalmeccanico, immobiliare ed edilizio”: ricorda Davide Minutillo. Il capogruppo di Centrodestra per Forlì, auspicando un “immediato  cessate il fuoco” nel teatro di guerra,  chiede alle istituzioni nazionali, regionali e locali “uno sforzo collettivo” per fronteggiare questa drammatica fase storica e garantire la sopravvivenza di  imprese e famiglie: “Soltanto il conto del “caro energia” per le imprese dell'Emilia-Romagna passa da 700 milioni a 5,5 miliardi, ovvero un aumento di quasi l' 800%, dal 2019 a oggi. Due anni caratterizzati dalle misure restrittive anti-pandemia ed oggi dal contingenza bellica”.

“Le incognite legate al tragico divampare della guerra condizionano in modo pesante le prospettive della ripartenza post pandemia che era in fase di avvio. É  necessaria dunque una fase di concertazione – con appositi tavoli di crisi permanenti  - che coinvolga istituzioni, parti politiche e socio-economiche per avviare un programma straordinario di resilienza e   sostegno al reddito ed alla produzione delle nostre comunità, per garantire al  Paese, alla nostra regione ed alla nostra provincia la tenuta di un modello che non possiamo permetterci di mandare in frantumi”: conclude il  capogruppo di Centrodestra per Forlì, Davide Minutillo.

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