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Palazzo degli Uffici Statali di Forlì, sit-in di Fratelli d'Italia in 'Memoria del lavoro'

Una delegazione di Fratelli d'Italia ha promosso sabato, 1° maggio, un presidio di fronte agli spazi vuoti dell'immobile, nel solco di un'iniziativa promossa a livello nazionale in varie regioni

“A causa delle lungaggini dello Stato e di scelte gestionali e amministrative che addebitiamo alla proprietà ma anche alla precedente giunta di sinistra che non è stata in grado di far sentire la sua voce, a due passi da piazza Saffi e lungo alcune centinaia di metri sotto i portici di corso Mazzini e via delle Torri, si assiste al penoso scenario di un' infilata di vetrine buie al piano terra dello storico Palazzo degli Uffici Statali. Con un senso di abbandono che danneggia di fatto l'immagine di una parte importante del 'salotto buono' della città. Troviamo deprimente e non più accettabile questa situazione”: con queste parole una delegazione di Fratelli d'Italia, composta da Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Catalano, presidente del circolo comunale di Fratelli d’Italia “Caterina Sforza”,  nonché consigliere comunale del partito a Forlì, e dai componenti del coordinamento provinciale Alessandro Bombardini e Gianfrancesco Tassani, ha promosso sabato, 1° maggio, un presidio di fronte agli spazi vuoti dell'immobile, nel solco di un'iniziativa promossa a livello nazionale in varie regioni dal Dipartimento territorio e Ambiente di Fratelli d'Italia.


“Qui negli anni scorsi una decina di negozi contribuiva ad animare la vita delle principali vie del centro storico di Forlì. Ma quegli stessi negozi, uno ad uno – alcuni anche dopo un avviso di sfratto – furono costretti a chiudere perché il proprietario dell'immobile, che in questo caso è lo Stato, ed in particolare l'Agenzia del Demanio, che qui ospita le sedi periferiche dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia del Territorio, aveva deciso di destinare ad attività burocratiche e uffici gli spazi al piano terra. Le prime transenne per l'avvio dei lavori vennero installate il 23 settembre 2016 ed oggi non si vede ancora la parola “fine” a questo cantiere infinito”: aggiungono gli esponenti forlivesi di Fratelli d'Italia.


“Toccava alla precedente amministrazione comunale di sinistra far valere le esigenze della collettività e delle categorie produttive e negoziare con il Demanio la possibilità di ripristinare nuove attività commerciali al piano terra del Palazzo. Ma la proprietà l'ha spuntata nella volontà di realizzare ulteriori uffici pubblici (il front-office dell'Agenzia delle Entrate) e dunque nuovi sportelli burocratici che funzioneranno metà giornata, poche ore a settima. Ed una volta insediati lì quegli uffici, non se ne andranno più. Non è questa la soluzione giusta per 'animare' il centro storico. E sono rimaste inascoltate nel corso degli anni le richieste del centrodestra di vincolare ad altre attività questi spazi oggi desolatamente vuoti”: insistono Ragni, Catalano, Bombardini e Tassani.


Dopo la rimozione delle transenne, nel 2018, e la ripresa dei lavori all'interno del Palazzo, che durano tuttora, avevamo chiesto di rilanciare l'idea di un utilizzo commerciale dei locali, ritenendo che corso Mazzini, piazza Saffi e via delle Torri debbano essere le vie dello shopping di qualità. Per anni abbiamo ripetuto che sarebbe stato un errore permettere l'insediamento di uffici e banche ai piani terra dei locali in centro, del tutto inascoltati dalle giunte di sinistra. Ed oggi se ne vedono i risultati sconfortanti”: aggiunge la delegazione di Fratelli d'Italia di Forlì.


“Utilizzo degli spazi a parte, c'è anche la questione dell'appalto. Un bando di gara del novembre 2018 con cui l'Agenzia del Demanio appaltava, con quasi un milione e mezzo di euro, opere edilizie per la rifunzionalizzazione del Palazzo degli Uffici Statali in via Mazzini, via Biondini e via delle Torri. Sulla carta il cantiere aveva una una durata di 492 giorni. Tolta la fase dell' interruzione dei lavori nell'anno del Covid, l'allungamento insopportabile dei tempi per questo cantiere infinito è sotto gli occhi di tutti. Una situazione desolante per noi: del tutto inaccettabile e che deve essere risolta in tempi brevi da chi ne ha competenza”: concludono il vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ragni, il presidente del circolo comunale di Fratelli d’Italia “Caterina Sforza”,  nonché consigliere comunale del partito a Forlì, Marco Catalano, ed i componenti del coordinamento provinciale Alessandro Bombardini e Gianfrancesco Tassani.

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