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Patto di stabilità territoriale, "56 milioni per il territorio di Forlì-Cesena"

Nell’interrogazione si chiedeva “il bilancio dell’applicazione della legge regionale 12 del 2010 sul Patto di stabilità territoriale della Regione”.

“In questi anni la Regione ha lavorato per ridurre il più possibile la crisi di liquidità delle imprese, rifinanziando i Consorzi fidi”, con un’ultima tranche appena approvata nell’ultimo assestamento di bilancio pari a 5 milioni di euro, e permettendo a Comuni e Province “di utilizzare le risorse che hanno in cassa, ma il cui utilizzo sarebbe bloccato dalle leggi nazionali sul patto di stabilità”. È questo il cuore della risposta della vice presidente della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, ad un’interrogazione del consigliere regionale pd Tiziano Alessandrini, vice presidente della commissione Politiche economiche.

Nell’interrogazione si chiedeva “il bilancio dell’applicazione della legge regionale 12 del 2010 sul Patto di stabilità territoriale della Regione”. «In questi tre anni, su base regionale, gli enti locali hanno avuto a disposizione una potenzialità di spesa pari ad oltre 450 milioni di euro, di cui 105 milioni nel 2011, 195 milioni nel 2012 e 100 milioni nel primo semestre 2013. Solo nel territorio di Forlì-Cesena la potenzialità di spesa è stata di 56 milioni di euro – illustra Alessandrini -. Si tratta di risorse fondamentali, soprattutto in un periodo in cui il prolungarsi della crisi economica ha reso vulnerabile il tessuto economico della nostra Regione e, dunque, la velocità dei pagamenti a imprese e fornitori da parte della pubblica amministrazione è molto importante».

Oltre ai 450 milioni di euro sbloccati, «nel 2012 è stato possibile azzerare il patto per i Comuni colpiti dal terremoto e anche nel 2013 si procederà nella stessa direzione, per un totale di 50 milioni di euro che, già nelle prossime settimane, saranno nelle disponibilità degli amministratori pubblici – continua Alessandrini sulla base del bilancio fornito dalla vice presidente della Regione – e nelle scorse settimane la Regione ha messo a disposizione 9 milioni di euro per permettere ai Comuni delle zone colpite dal sisma di spendere i fondi ricevuti da donazioni di privati. L’intervento della Regione, dunque, è stato e sarà indispensabile».

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