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Movimenti all'interno del Pd: nasce anche a Forlì la 'cuperliana' SinistraDem

Nasce anche a Forlì, la componente 'cuperliana del Pd, "SinistraDem". "Chi oggi si ritiene di sinistra non può sottrarsi alle sfide che il paese ha di fronte, alla necessità di trovare una via di uscita dalla crisi più grave del secolo e di contribuire alle riforme che servono, con urgenza, per favorire occupazione e benessere per tutti"

Nasce anche a Forlì, la componente 'cuperliana del Pd, “SinistraDem”. “Chi oggi si ritiene di sinistra non può sottrarsi alle sfide che il paese ha di fronte, alla necessità di trovare una via di uscita dalla crisi più grave del secolo e di contribuire alle riforme che servono, con urgenza, per favorire occupazione e benessere per tutti. Occorre farlo con senso di responsabilità , riconoscendo senza false illusioni la drammatica realtà in cui il Paese versa da diversi anni”, si legge nella prima nota dell'associazione politica lanciata dal parlamentare del Pd Gianni Cuperlo.

Ecci i primi 40 aderenti: Gessica Allegni, Dario Gaspari, Giulio Marabini, Andrea Canali, Andrea Zanfini, Mattia Balzani, Luca Bertani, Nicole Zampighi,  Pietro Stinziani, Massimo Gaspari, Marina Nanni, Arianna Bocchini, Eddis Ricci, Brunella Turci, Alessandra Ceruti, Antonio Fantini, Tiziano Alessandrini, Flavio Casetti, Ivan Montevecchi, Manuela Montanari, Alberto Mandolesi, Rober Nanni, Cristina Ravaioli, Bruno Ascoli, Lucia Albonetti, Salvatore Malignaggi, Giovanni Bucci, Marzia Casadei, Romeo Zanzani, Giuliana Maltoni, Francesca Mercatali, Claudio Fabbri, Nohureddine Mhalla, Francesca Balzani, Giorgio Adamo, Paola Balzani, Varide Zaccarelli, Sandro Pretolani, Andrea Quadrelli, Vladimiro Bertaccini.

“Non tutto del percorso di riforme intrapreso dal governo è per noi condivisibile, la legge delega sul Jobs Act di recente approvazione alla Camera (con l’uscita dall’aula di diversi esponenti della minoranza del Pd) non contiene ancora le modifiche necessarie sotto il profilo dell’equità e dell’uguaglianza dei diritti (dal reintegro per i licenziamenti economici fino ai controlli a distanza) che in tanti avremmo voluto vedere. - continua la nota -Agli ammortizzatori sociali per gli “esclusi”  si dedicano nel 2015 solo 200 milioni di euro a fronte della promessa dote iniziale di 1,5 miliardi. In tutto questo pare si voglia rinunciare ad un nuovo modello di concertazione tra datori di lavoro e lavoratori, necessaria per fronteggiare le difficoltà economiche e occupazionali. Crediamo che l’unico tipo di risposta al disorientamento che oggi vivono tanti giovani e tante famiglie possa venire dalla politica, ma crediamo anche che la politica espressa in questi mesi non abbia saputo parlare – al di là delle intenzioni – ai lavoratori sempre più esposti alla crisi, ai disoccupati che non vedono vie d’uscita, ai precari in cerca di futuro, alle donne che vogliono realizzare appieno sé stesse”.

Poi sulle elezioni: “Le dimensioni epocali dell’astensione alle ultime elezioni regionali, che si traduce nella perdita di poco meno di  700mila voti in pochi mesi nella sola Emilia Romagna, sono certamente dovute all’inchiesta sui rimborsi dei consiglieri regionali e più ancora alla percezione di un gruppo dirigente in grado di esprimere buona amministrazione, ma non più in grado di aggredire col necessario slancio i problemi che la base sociale della sinistra sente come impellenti ed irrisolti. A ciò va però aggiunto che gli emiliano-romagnoli, storicamente capaci di grande partecipazione e impegno civico, sociale, politico, come anche di cooperazione e coesione sociale, hanno probabilmente sentito lontana dalla loro sensibilità l’aggressività del Premier  verso  la rappresentanza del mondo del lavoro e la considerazione dei corpi intermedi come un ostacolo al “cambiamento”. C’è sicuramente una domanda di rappresentanza da parte di un elettorato di sinistra che non riesce più a riconoscersi nel Pd. Il logoramento dei partiti ha indebolito  la capacità di radicamento e di discussione politica. Ciò ha fatto male soprattutto a chi proviene dal campo del centrosinistra e non intende relegare la propria partecipazione unicamente al voto, alle primarie o alle elezioni (il crollo del tesseramento è un effetto di tutto questo). Serve un partito. Un partito che discuta e parta dalle istanze della base, che stimoli e promuova il lavoro sui territori, che si confronti con i problemi, le virtù e le realtà verso le quali si deve rapportare una grande forza popolare di sinistra. Serve un campo aperto: ai singoli, a culture diverse, a movimenti, ad associazioni. Quello che non serve è uno schieramento diviso tra tifoserie e schiacciato su un leader. Noi crediamo che quel partito possa e debba essere il Pd e il fatto che l'astensione non si sia tramutata in un semplice voto di protesta è lì, a dimostrarci l'attesa di un cambio di passo. Non serve un partito di slogan né di facili carriere politiche, ma di studio e competenze per dare rappresentanza a chi oggi non ha voce”.

“Dignità e diritti umani sono le parole che la sinistra da immaginare deve fare proprie, rifiutando personalismi e nuovi autoritarismi volti a rendere impraticabile un confronto necessario e che sono ostacolo a quel cambiamento  che tutti vogliamo realizzare, ma che non è un valore di per sé. Cambiare si deve. Ma nella direzione giusta e col coraggio di investire le risorse dove serve. E oggi necessita creare lavoro, combattere la povertà, rimettere in moto l’economia. La sinistra deve accettare questa sfida vivendola come un nuovo inizio, l’inizio del suo futuro. Per questo abbiamo deciso di fondare l’associazione SinistraDem – Campo Aperto, Forlì – spiegano gli aderenti -: per costruire un nuovo luogo di confronto e iniziativa politica aperta a tutti coloro che si riconoscono nel campo del centro sinistra, che vorrebbero un Pd diverso o che senza tessere di partito vogliono dare un proprio contributo alla politica nazionale e locale. Terremo a battesimo l’associazione con una conferenza stampa e un’iniziativa pubblica che si svolgerà a Forlì entro Natale e cercheremo di strutturarci su tutto il territorio, organizzando incontri, seminari, iniziative. A Gennaio è prevista la prima iniziativa sulla politica nazionale con Gianni Cuperlo “. Per maggiori info: sinistrademforli@gmail.com

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