Giorni cruciali per il progetto di fusione Bertinoro-Forlimpopoli
A metà aprile i consigli comunali delle due città saranno poi chiamati a votare la delibera che dà ufficialmente avvio al processo che condurrà entro fine anno ad un referendum
Giorni cruciali per il progetto di fusione Bertinoro-Forlimpopoli. Il 24 marzo si terrà un incontro istituzionale, a cui ne seguirà uno politico del Pd delle due città, con l'assessore regionale Emma Petitti. Seguiranno incontri con i cittadini per illustrare i passi fatti fino ad oggi e la bontà che riteniamo esserci in questo percorso di unificazione. A metà aprile i consigli comunali delle due città saranno poi chiamati a votare la delibera che dà ufficialmente avvio al processo che condurrà entro fine anno ad un referendum.
"La fusione - afferma il Pd di Bertinoro - permetterebbe di continuare a garantire l'elevato standard dei servizi attuali; dare la possibilità di offrirne altri nuovi; superare le logiche di campanile che si dimostrano frenanti per lo sviluppo e la crescita del territorio soprattutto a fronte di una realtà complessa che richiede una spiccata visione di insieme; e creare un'entità di dimensioni importanti che può, oltre a sviluppare economie di scala e snellimento burocratico, avere un peso e un ruolo maggiore nei processi politici e nelle decisioni che risultano poi incidere nella vita quotidiana di ciascuno".
"Il voto in Consiglio Comunale e il conseguente avvio dell'iter rappresenta il momento in cui la volontà politica espressa diventerà, non più un obiettivo desiderato ma non pianificato, ma un impegno vero di fronte ai cittadini che sono chiamati a valutare il progetto e a esprimersi con un referendum - sottolineano i democratici -. Il voto a ottobre rende possibile, in caso di un auspicabile esito positivo, la formazione del nuovo comune nella primavera del 2016. La legge regionale che regola questa materia prevede tempi precisi per ogni passo del percorso".
"Per i comuni che lo completeranno in questi tempi sono legati anche corposi finanziamenti oltre che allo sblocco del patto di stabilità. Opportunità non trascurabili che resteranno però circoscritte ad un numero limitato di anni come incentivo e promozione (il rispetto dei tempi porterebbe a 1milione e 500mila euro l'anno certi trasferiti nelle casse del comune unico ogni anno per dieci anni)", concludono dal Pd, che "prosegue convinto nel tracciato temporale stabilito e nell’idea che siano i cittadini tramite Referendum a doversi esprimersi su quest’opportunità".
