rotate-mobile
Politica Santa Sofia

Santa Sofia, il sindaco: "Silenzio assordante della politica sulla montagna"

Si sfoga il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi."Le amministrazioni locali non possono opporsi a questi cambiamenti, ma non devono neppure subirli. Non possono opporsi alla creazione delle Unioni dei Comuni, ma devono cercare di modellarle al meglio alla situazione data

"Le amministrazioni locali stanno vivendo un momento molto difficile: in un intervallo di tempo piuttosto breve, le Provincie sono diventate enti di 2° livello e la Regione Emilia-Romagna ha imposto la formazione delle Unioni di Comuni. Tutto è successo in un contesto di forte crisi, che ha ridotto sensibilmente i trasferimenti, a cui si sommano i mancati investimenti da parte delle Provincie sui territori, con il risultato di avere azzerato di fatto le opere pubbliche e di manutenzione tanto necessarie per i cittadini", si sfoga il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi.

"Le amministrazioni locali non possono opporsi a questi cambiamenti, ma non devono neppure subirli. Non possono opporsi alla creazione delle Unioni dei Comuni, ma devono cercare di modellarle al meglio alla situazione data. Non possono opporsi al passaggio da Provincie a Aree Vaste (per noi quella Romagnola) ma possono fare in modo che quell'area possa riprendere la pianificazione territoriale che ora nessuno concretamente gestisce. Per i comuni montani e di crinale, come Santa Sofia, va aggiunto il silenzio assordante della Politica sulla montagna. Non che sia una novità. Probabilmente i temi montani sono stati presi in considerazione solo fino agli anni '50 del secolo scorso, ma oggi tale mancanza si avverte ancora di più per le motivazioni sopra esposte. - continua il primo cittadino -. Seppur vi sia la disponibilità di molti amministratori di pianura ad ascoltare le nostre problematiche e criticità, non si può pretendere che un Sindaco di pianura comprenda fino in fondo il sindaco di Santa Sofia, di Bagno di Romagna, di Premilcuore o di Portico e San Benedetto che gli pongono il problema di una frana, della manutenzione di una strada vicinale, della manutenzione del bosco, della perdita di una caserma o di un ufficio postale e comunque di servizi per i cittadini in genere. Per non parlare poi dei progetti che guardano al futuro, che si tratti di turismo ecosostenibile o di gestione delle risorse che si trovano nel territorio montano. Molto più difficile è accettare che la politica nazionale, e i grandi partiti in primis, non si facciano carico di questa necessità e responsabilità".

"Per tutto questo, perché la montagna non rimanga solo “un bel giardinetto da visitare nella gita della Domenica”, ma un luogo che mette a disposizione materie prime anche per i cittadini della pianura (si pensi all'acqua e all'aria!) e cogliendo le dichiarazioni del sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, è giunto il momento che i comuni montani si adoperino per fare in modo che questo delicato passaggio storico non passi invano, ma sia un'occasione per il futuro del nostro territorio e, soprattutto, per i cittadini che ci vivono. Per questo nei prossimi mesi l'Amministrazione di Santa Sofia coinvolgerà i cittadini e i vicini comuni montani per progettare “il futuro della montagna”, cercando di sfruttare il riordino istituzionale come un momento di innovazione e non subendolo passivamente", conclude Valbonesi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Santa Sofia, il sindaco: "Silenzio assordante della politica sulla montagna"

ForlìToday è in caricamento