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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Montiani verso la lista civica, si parte con l' "Agenda per Forlì"

Continua Molea: "La lista civica che potrà formarsi in seguito dovrà essere fatta dai cittadini e soprattutto dovrà appoggiarsi su fatti concreti; le stesse, eventuali scelte strategiche future andranno valutate in funzione dei programmi"

Una lista civica in vista delle prossime elezioni amministrative. La “manovra di avvicinamento” di Scelta Civica all'appuntamento delle elezioni locali arriva sotto forma di creazione di gruppi di lavoro, aperti ai suoi simpatizzanti. “Scelta Civica per l’Italia – ha affermato l’On. Bruno Molea, deputato forlivese eletto nelle sue fila – deve mantenere la linea maestra che l’ha generata; è fatta di persone che vengono dalla società civile e che vogliono fornire contributi e spunti migliorativi per il territorio. Con questo documento di lavoro vogliamo sollecitare i cittadini volenterosi a creare insieme a noi un programma elettorale per la gestione amministrativa della città di Forlì”.

Continua Molea: “La lista civica che potrà formarsi in seguito dovrà essere fatta dai cittadini e soprattutto dovrà appoggiarsi su fatti concreti; le stesse, eventuali scelte strategiche future andranno valutate in funzione dei programmi, e non delle poltrone”. “Coloro che hanno contribuito alla creazione di questo documento – ha aggiunto Roberto Orlandi, Segretario di Scelta Civica per l'Italia Forlì-Cesena – sono tutte persone che vivono nel territorio forlivese, e che qui hanno i loro affetti ed interessi. La città vive un momento di difficoltà, ed il timore è che quando la ripresa economica arriverà, noi non saremo in grado di intercettarla. Il nostro lavoro ha preso il via proprio nell’auspicio di poter evitare questa situazione”.

Il gruppo di lavoro è formato da Roberto ORLANDI (Nato a Forlì il 25/10/1959, libero professionista. Presidente Consiglio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, già Consigliere CNEL), Mirco BRESCIANI (Nato a Forlì il 3/1/1972, professionista ed imprenditore nel settore delle gestioni ed amministrazioni immobiliari), Daniele MAMBELLI (Nato a Forlì il 15/12/1961, imprenditore con esperienze in vari settori, dall’agricoltura alla cooperazione al settore del tessile. L’ultima sua iniziativa è l’apertura dello “Self storage” di Forlì), Claudio SIRRI (Nato a Forlì il 30/9/1953, Ingegnere e consulente aziendale nel settore della innovazione tecnologica), Paolo TALAMONTI (Nato in provincia di Roma il 14/10/1951, laureato in Ingegneria, imprenditore ed Assessore del Comune di Forlì con varie deleghe dal 1992 al 2001).

L' “Agenda per Forlì” dei montiani vede i seguenti punti:

1) Economia e infrastrutture - Elaborare un progetto di governance focalizzato sui temi dello sviluppo e della crescita, economica ed imprenditoriale. Utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione comunale per aiutare le imprese esistenti dei diversi settori a superare il gravissimo momento di difficoltà e per favorire la nascita di nuove imprese, anche introducendo nella realtà forlivese esperienze di successo già sperimentate altrove. Assicurare un futuro alla nostra città e al territorio agganciandoli al sistema infrastrutturale e ai grandi progetti di collegamento stradale di prossima realizzazione.

2) Sanità - Considerare il progetto di Area Vasta Romagnola tra le ASL come occasione per avviare la riorganizzazione della sanità locale in ottica di maggiore efficacia ed efficienza, ma senza “comprimere” il livello dei servizi al cittadino. Eliminare prioritariamente ogni forma di spreco utilizzando gli strumenti dell’innovazione organizzativa per ottenere consistenti risparmi di spesa unificando i servizi amministrativi e informatici, creando un centro di acquisto unico per ridurre le spese di approvvigionamento (materiali e servizi) e i costi di gestione scorte, razionalizzando ed ottimizzando l’impiego delle risorse sanitarie (uomini, soprattutto, e mezzi) per aumentare l’offerta di servizio ai cittadini e ridurre i tempi di attesa per le prestazioni.

3) Politiche educative - Porre a centro i temi dell’educazione, dell’istruzione e della formazione, con la prevenzione del disagio scolastico e sociale, con la qualificazione ed estensione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, con l’integrazione pubblico-privato, con intese scuola-formazione-mondo del lavoro, con la promozione della partecipazione dei giovani alla vita della città.

4) Cultura e musei - Valorizzare i numerosi beni culturali e museali, integrandoli in un sistema a rete più strutturato di accoglienza turistica, perché diventino elementi di attrattività territoriale, sviluppando la funzione economica che essi possono svolgere a beneficio della città e del territorio. Salvaguardare dal progressivo degrado le importanti testimonianze del passato presenti in città e sviluppare una strategia per il recupero e reimpiego a fini culturali dei potenziali contenitori presenti. Riorganizzare in ottica di fruibilità l’ingente patrimonio museale e bibliotecario.

5) Politiche di welfare – Una città, soprattutto in momenti di difficoltà come quelli che si stanno vivendo, non può permettersi di dimenticare e abbandonare i più deboli e quanti soffrono drammatiche situazioni di disagio. E’ fondamentale che l’Amministrazione comunale sviluppi una politica di welfare che preveda interventi e iniziative, ispirati ai principi di solidarietà e sussidiarietà, a concreto sostegno delle famiglie, degli anziani e di quanti si trovino in stato di oggettiva difficoltà, supportando adeguatamente l’azione delle associazioni di volontariato . Analogamente deve essere favorita l’integrazione multiculturale nell’ambito di un corretto rapporto tra diritti e doveri.

6) Sicurezza - la numerosità e frequenza dei reati a danno delle persone e delle cose ha raggiunto livelli mai registrati prima; questi fenomeni vanno contrastati con il pieno controllo del territorio, un impiego coordinato delle risorse disponibili, una maggiore sinergia fra le forze di polizia, gli operatori della sicurezza ed i cittadini ed un controllo costante esteso ai punti più “critici” della città.

7) Politiche giovanili – organizzare momenti e concedere spazi per sviluppare l’aggregazione e la socialità tra i giovani, mettere a disposizione locali e servizi dedicati all’avvio di start-up e di iniziative imprenditoriali giovanili, favorire l’integrazione fra la città ed i giovani universitari.

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