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Martedì, 30 Aprile 2024
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"Vuole dare il colpo di grazia a Forlì e relegarla al ruolo di comparsa": Morrone attacca il candidato sindaco del centrosinistra

Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, commenta le dichiarazioni di Rinaldini

“Forse è ora che il PD cambi musica. Si rimane esterrefatti di fronte alla spregiudicatezza delle dichiarazioni del candidato sindaco piddino Graziano Rinaldini da cui ci si sarebbe aspettati più onestà intellettuale. A Rinaldini rispondiamo di dare uno stop all’uso propagandistico e strumentale dell’alluvione. Già il Pd per mesi ha usato in modo becero l’alluvione come arma contro il Governo Meloni sfruttando i danni subiti da famiglie e territorio. Oggi sarebbe oltraggioso servirsene strumentalmente in campagna elettorale contro l’amministrazione Zattini non avendo altri argomenti credibili. La Giunta di centrodestra, negli ultimi cinque anni, nonostante emergenza sanitaria e alluvione, ha dato avvio a un nuovo rinascimento della città che deve essere ultimato. Il timore è che dalle parti del Pd ci sia l’obiettivo inverso: riportare indietro il calendario di cinque anni e dare un colpo di grazia al nuovo ruolo trainante di Forlì”.

Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, commenta le dichiarazioni di Rinaldini.

“La Giunta Zattini è da prendere come esempio di buone prassi. Ha lavorato duro per tirare fuori dal ‘fango’ la città senza piangersi addosso e senza autopromuoversi, come hanno fatto Giunte Pd di città vicine. Ha spalato e sofferto insieme alla gente e ha saputo intrattenere rapporti costruttivi con la struttura commissariale di Paolo Francesco Figliuolo. Di Rinaldini, al contrario, non sappiamo nulla, di sicuro nessuno del Pd ha mai puntato il dito contro i veri responsabili della tragedia, in primis la Regione Emilia-Romagna, per la negligenza in materia di salvaguardia del territorio e di manutenzione dei fiumi. Ma si sa, nel Pd l’autocritica non esiste, la colpa è sempre di qualcun’altro. C’è poi un altro aspetto macchiettistico della presentazione di Rinaldini: la goffa scopiazzatura di slogan coniugati al futuro usati da altri candidati sindaco piddini. Segno evidente che oggi la classe dirigente del Pd non sa più parlare di concretezza e pragmatismo, di mettere a terra progetti veri, ma vive fuori dalla realtà, in un futuro evanescente fatto di vaghe promesse e parole in libertà. Forlì ha già dato: se decenni di strapotere del Pd hanno lasciato un segno indelebile nella città relegandola al ruolo di comparsa, noi della Lega insieme alle altre forze di coalizione del centrodestra puntiamo invece a darle la primazia che le spetta”.

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