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La Cardioncologia Irst tra i punti di riferimento nazionali per il cuore dei pazienti oncologici

“La Cardioncologia – spiega Pietro Cortesi, attuale responsabile del servizio cardiologico in Irst; ruolo che ricopre in stretta collaborazione con iMichele Aquilina – è una disciplina emergente"

Annoverato anche il Servizio di Cardioncologia dell’Istituto Tumori della Romagna (Irst) nella lista dei centri italiani di riferimento provvisti di ambulatori specializzati nel monitoraggio cardiologico del paziente affetto da tumore. Una recente indagine promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) ha, infatti, censito e identificato su tutto il territorio nazionale la presenza di ambulatori dedicati alla cardioncologia. I risultati attuali mostrano come nella Regione Emilia-Romagna solo due siano gli ambulatori cardiologici dedicati primariamente al monitoraggio e la cura dei pazienti oncologici, tra cui quello Irst.

"La Cardioncologia – spiega Pietro Cortesi, attuale responsabile del servizio cardiologico in Irst; ruolo che ricopre in stretta collaborazione con iMichele Aquilina – è una disciplina emergente, finalizzata alla diagnosi, prevenzione e trattamento delle complicanze cardiovascolari connesse alle terapie antitumorali. Anche se non esiste una definizione semplice e diretta di cardiotossicità da chemioterapici, questa può essere intesa come l’insieme di eventi cardiaci avversi (disfunzione contrattile ventricolare, scompenso cardiaco, aritmie, ischemia ecc.) provocati da farmaci antitumorali. Accanto agli importanti progressi compiuti nel trattamento di molte malattie neoplastiche, infatti, si affiancano i possibili effetti collaterali che chemio e radioterapia possono provocare anche sull’apparato cardiovascolare".

Aspetto di notevole importanza. Un recente studio sulle cause di decesso in 1.807 pazienti sopravvissuti al cancro in un follow-up di 7 anni, ha dimostrato, infatti, che il 33% muore per disturbi cardiaci e il 51% per la malattia per la quale era realmente in cura, cioè il tumore. Questo fenomeno è attribuibile anche al fatto che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, un numero sempre maggiore di pazienti arriva alla diagnosi di tumore con fattori di rischio cardiovascolari elevati o cardiopatie silenti. "Per questo motivo - continua Cortesi - è di cruciale importanza per i pazienti oncologici essere sottoposti ad una scrupolosa valutazione e correzione dei fattori di rischio cardiovascolari riscontrati al momento della diagnosi oncologica, oltre ad uno stretto monitoraggio clinico e strumentale durante l’intero percorso di cura, ma anche oltre".

Con queste finalità Irst, sin dalla sua nascita, per ferma volontà del professor Dino Amadori, si è dotato di un Servizio di Cardioncologia che svolge attività diagnostica e di consulenza per i propri pazienti. La struttura si avvale di strumentazione dedicata di altissimo livello (Elettrocardiogramma, Ecocardiogramma con acquisizione bi- e tridimensionale, Holter-pressorio 24h) per uno stretto monitoraggio dei parametri cardio-circolatori del paziente durante il percorso di cura, con particolare attenzione all’identificazione dei segni precoci o tardivi di cardiotossicità e il suo tempestivo trattamento. Grazie all’uso dell’EcoColorDoppler vascolare il servizio garantisce anche una rapida valutazione e identificazione delle possibili complicanze trombotiche.

Inoltre, da circa 2 anni, anche grazie alla preziosa collaborazione col dr. Alessandro Lucchesi, ematologo Irst, può vantare al suo interno la presenza di un Gruppo multidisciplinare “Cardioncologia Irst-Romagna” (Coir) che vede il vivo e dinamico coinvolgimento dei vari professionisti nella presa in carico del paziente. Con cadenza regolare, assieme agli oncologi rappresentanti di ciascun gruppo di patologia ed al radioterapista, i cardiologi discutono collegialmente i casi clinici, offrendo a ciascun paziente un approccio diagnostico-terapeutico condiviso e personalizzato. Grazie anche alla partecipazione costante delle unità di Radiologia, Medicina Nucleare, Farmacia e del Laboratorio di Bioscienze, tale Gruppo  partecipa attivamente alla ricerca scientifica in campo cardio-oncologico.

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