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Le Gamberi, bel passo verso i play-off: Trieste al tappeto 86-76

Una fiammata in avvio di terzo quarto e Forlì supera Trieste sulle ginocchia per infortuni e traversie societarie. Match capitale per la lotta play-off ma scialbo. Solo Musso e Roderick in evidenza.

Brutti ma tanto preziosi. Son più che soldi in banca i due punti guadagnati dalla FulgorLibertas Forlì sull'AcegasAsp in chiave play-off: Le Gamberi mantengono così il passo “buono” per restare sesta forza del campionato (a quota 24 come Scafati, due in più di Verona e Bologna, due in meno di Brescia), in zona calda per giocarsi un gustosissimo (e utilissimo per le casse societarie) surplus di campionato. Sulla partita non moltissimo da dire se non, come accennato, che sulle tavole del PalaFiera s'è visto un match a dir poco bruttino, tra due compagini limate nei roster dai problemi di budget (Trieste senza più gli usa Brown, Thomas; Forlì ancora a rimpiangere Todic). Se mettiamo poi che i giuliani sono scesi in Romagna senza Abdul Fall (stagione finita per lesione ai legamenti) e il pivot Gandini, al 40' difficile - nonostante le due settimane da via crucis passate dai biancorossi - non vedere favoriti Roderick & Co. E così è stato, grazie a due-fiammate-due a inizio e fine terzo periodo accese da Musso (Mvp per cuore con 19 punti e 4/8 da 3) e TRod (26 conditi da colpi di classe e balzi da super). Polemiche e i “disordini” societari che non hanno incrinato la fedeltà del pubblico: rassicurato dalle parole ottimistiche arrivate in settimana, almeno 3.000 i presenti (400 ragazzi del progetto “Scuola di tifo”).  

Forlì-Trieste 86-76 (foto Frasca)

Primo quarto – Trieste si presenta in campo falcidiata nel reparto lunghi che manco il grano in luglio e un roster ad alto tasso di under, Forlì con Mattia Soloperto col pollice della mano sinistra sublussato. Infortunio a parte tutte le palle sono comunque per il pivot biancorosso che però non scodella quanto potrebbe (4-2, 2'30”). Il clima in campo non è propriamente di quelli play-off: l'AcegasAsp non ha vera quadra se non quella data da Carra e Filloy, Le Gamberi, dopo settimane di tribolazioni varie, palesano poca fluidità (12 palle perse nel primo tempo) e passaggi difensivi a vuoto. Trieste, del caos è quella che ne giova di più: il giovane Fossati (2+1) e Carra, spingono al primo sorpasso ospite, 9-11 (4'). Bernardo Musso (MVP al 40') e Roderick (in campo dal 6') cominciano a carburare ma Forlì (in totale assenza di idee in cabina di regia dove Spencer è a dir poco spaesato) resta in bambola e guarda l'ex Cinghioss San Lazzaro, Diviach tener il bandolo: tripla del +3, 15-18 (8'30”). Il gaucho tira fuori Forlì dalle pesche e uccellando Carra guadagna tre liberi che regalano ai locali il I periodo 20-18.         

Secondo quarto – In avvio Dalmasson regala a Le Gamberi un fallo tecnico che Musso poi Natali (su assist di TRod) tesaurizzano al meglio: 25-20 (11'30”). Non è un risveglio dal catatonismo, anzi: neppure Borsato in regia al posto del distonico Spencer cambiano solfa e Trieste resta al gancio. Una fiammata (la prima ma non la decisiva) a firma Musso (tripla e suo 10 punto)-Tessitori portano Forlì a +7, 30-23 (13'30”) e danno principio a una fase di gioco spezzettata, dove l'AcegasAsp recupera (0-5 con bomba di Mastrangelo, 30-28) e la FulgorLibertas torna a perdersi tra falli (3° di Soloperto) e poca lucidità negli schemi. Roderick prova a dare la scossa dimostrando, con un paio di azioni (jump e penetrazione) tutto il suo enorme e purtroppo troppo spesso inespresso potenziale atletico seguito a ruota da Tessitori (38-30, 17'30”). Musso insacca la tripla del +9, 41-32 (18'30”) il tempo però, causa le entrate di Filloy, non si chiude con Forlì in fuga ma avanti solo 41-35.

Terzo quarto – La ripresa vede il break che segna un non-ritorno. Mentre le % di Trieste si inabissano, l'FL innesca la mitraglia: primo è Musso poi Roderick infine “Batman” Borsato da 9 metri di tabella allo scadere infilano triple del +13, 50-37 (23'). E' il colpo d'ala atteso dal PalaFiera e da coach Dell'Agnello. Sull'entusiasmo s'innesca perfino Spencer: sua la tripla del nuovo massimo vantaggio, 62-46 (24'). Il ritrovato feeling col giuoco della pallalcesto scema subito, tra mille indecisioni e imperfezioni frutto della ruggine accumulata nei giorni di “maretta” societaria. E Trieste può tentare il recupero. Lo fa poggiando sull'esperienza di Filloy e il talento di Ruzzier (64-55, 26'). L'arrampicata urta e cede davanti a TRod: l'USA, come nel primo tempo, innesca il turbo e oltre a piazzare due stopponi, imbastisce 4 punti (su 12 fatti nel solo periodo) che sigillano il III a 70-57.     

Quarto quarto – Come nei quarti precedenti, l'inerzia è tutta forlivese, ma la partita proprio non decolla. Nella sonnolenza data da troppe perse e falli a ripetizione, Spencer aggiusta il massimo vantaggio e il suo tabellino (75-60, 31'). Ancora un crollo nel gioco forlivese riporta Trieste a galla (75-64, canestri di Mescheriakov) che però non ha birra né talenti per dar seguito alle ambizioni. Musso e Natali fino a quel punto confusionario, abbattono ogni sogno giuliano (80-64, 35'). La partita scivola così verso il successo romagnolo per 86-76. Successo che vale moltissimo in ottica lunga, quella play-off.  

Le Gamberi Foods FulgorLibertas Forlì 86
AcegasAps Trieste 76
(20-18; 41-35; 70-57)
ARBITRI – Perretti (NA),  Scrima (CZ), Giovanrosa (RN)

LE GAMBERI FOODS FORLÌ – Musso 19, Borsato 5, Natali 6, Simeoli, Agatensi, Roderick 26, Tessitori 12, Spencer 10, Soloperto 8, Basile ne. All. S. Dell'Agnello
ACEGASAPS TRIESTE – Coronica 4, Tonut, Ondo ne, Mastrangelo 5, Ruzzier 3, Filloy 23, Diviach 16, Carra 8, Mescheriakov 9, Fossati 8. All. Dalmasson.

NOTE – Forlì: 2p 21/37 (57% ), 3p 11/22 (50%), liberi 11/14 (79%), rimbalzi 40 (off. 11); Trieste: 2p 22/42 (52%), 3p 6/22 (27%), liberi 14/17 (82%), rimbalzi 25 (off. 9); Spettatori: 3.000, 20 circa da Trieste.

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