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Libere Montmelò, Lorenzo in versione Martillo. Dovi quarto a cinque decimi

Il vincitore del Gran Premio d'Italia ha inaugurato col miglior tempo il weekend del Montmelò, sede del settimo round del Motomondiale

Chissà se Ducati in queste ore sta rimpiangendo la decisione di non aver rinnovato la fiducia a Jorge Lorenzo, fresco di contratto firmato per due anni con la Honda Hrc. Il maiorchino dal Mugello ha ritrovato la serenità che gli si leggeva negli occhi ai tempi della Yamaha. Con l'arrivo delle nuove componenti richieste all'ingegner Gigi Dall'Igna, il numero 99 è tornato in versione "Martillo" anche con la Desmosedici GP18. Il vincitore del Gran Premio d'Italia ha inaugurato col miglior tempo il weekend del Montmelò, sede del settimo round del Motomondiale.

Lorenzo ha autografato la virtuale pole position col crono di 1'38"930, precedendo di 130 millesimi la Suzuki di Andrea Iannone, fresco di biennale con l'Aprilia. Dietro l'abruzzese c'è il vuoto: staccato di 492 millesimi dal leader c'è la prima delle Yamaha ufficiali, quella di Maverick Vinales, mentre Valentino Rossi, non è riuscito a replicare il miglior tempo del mattino in 1'39"456, non andando oltre il crono di 1'39"939. Il "Dottore" nella classifica combinata è quinto alle spalle di Andrea Dovizioso.

Il forlivese ha completato nel pomeriggio 17 tornate, fermandosi a 513 millesimi dal compagno di squadra. "Nel pomeriggio abbiamo lavorato in funzione gara - spiega il ducatista -. Rispetto al mattino la temperatura si è alzata tanto ed eravamo abbastanza veloci. Anche con l'asfalto nuovo il comportamento delle gomme e della moto è molto strano e stiamo combattendo col grip, penso come anche gli altri piloti. C'è un grosso calo di prestazione e non si può forzare. Penso che lavoro durante il weekend farà la differenza per la gara. La velocità non è male, ma dobbiamo sistemare alcune cose".

Attardato Marquez, autore di una scivolata senza conseguenze nel finale. Il portacolori della Repsol Honda ha percorso appena 15 giri, non andando oltre il 12esimo tempo in 1'39"882 (realizzato al mattino). Il suo passo è comunque al livello dei migliori, girando con regolarità sull'1'40 alto con mescole dure sia all'anteriore che al posteriore. Chi è risalito è Danilo Petrucci con la Ducati del team Octo Pramac, settimo alle spalle della prima delle Honda, quella di Cal Crutchlow. Completano la top ten Johann Zarco (Yamaha Tech 3), Dani Pedrosa (Repsol Honda) e Hafizh Syahrin (Yamaha Tech 3).

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