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MotoGp, qualifica show ad Assen. Marquez pole, ma Rossi e Dovizioso sono vicinissimi

E proprio nel giro finale del "tutto o niente" è spuntato Marc Marquez

Qualifica pazzesca ad Assen. Tutti i piloti entrati nella Q2 si sono dati battaglia per centrare la pole. E proprio nel giro finale del "tutto o niente" è spuntato Marc Marquez. Lo spagnolo della Repsol Honda, velocissimo in configurazione gara, ha messo il suo nome davanti a tutti col crono di 1'32"791, precedendo di un amen Cal Crutchlow (Honda Lcr), Valentino Rossi (Yamaha) e Andrea Dovizioso (Ducati). I "fantastici quattro" sono infatti racchiusi in appena 79 millesimi.

Una qualifica molto importante per il forlivese, normalmente più a suo agio in configurazione gara che sul giro secco. Competitivo nei primi due settori, il vice campione del mondo ha sofferto l'ultima parte della pista, dove il 93, alla sua prima partenza dal palo sul tracciato olandese, ha fatto la differenza su tutti. "Sono molto contento - commenta Dovizioso -. In qualifica è sempre molto complicato, vanno tutti forte e prendere le prime due file è tutt'altro che semplice". Dovi riferisce che "è stata una qualifica strana, perchè eravamo in tanti ad aspettare il momento buono. Sono stato fortunato ed è venuto fuori un bel giro. Ho fatto un errore alla curva 1, ma ho mantenuto la calma. Avevo come riferimento davanti Valentino e mi ha aiutato. Ci siamo tirati tutti a vicenda e sono venuti fuori dei tempi esagerati".

L'ex campione del mondo della 125cc è fiducioso: "Siamo partiti con più consapevolezza delle nostre forze. Dal primo turno siamo stati veloci. Marc è quello più consistente, ma ci sono anche le Yamaha. Meglio non fare pronostici. Noi abbiamo migliorato il feeling, grazie anche al fatto che è cambiata la direzione del vento. Sarà una variabile chiave". Chi storce il naso è sicuramente Jorge Lorenzo, che aveva in mano la pole ad un minuto dalla fine dalla sessione. Il vincitore del Mugello e del Montmelò ha subìto la scalata degli avversari e domenica aprirà addirittura la quarta fila. Il futuro pilota della Repsol Honda ha accusato un ritardo di 376 millesimi, venendo preceduto dalla Suzuki di Alex Rins, dalla Yamaha di Maverick Vinales, dall'Aprilia di Aleix Espargaro, dalla Yamaha Tech 3 di Johann Zarco e dalla Suzuki di Andrea Iannone.

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