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Cronaca

Alloggiavano negli alberghi per allestire la catena dello spaccio: conviventi arrestati

I militari monitoravano da tempo la coppia, che prendeva in affitto una camera d’albergo per poi trasformarla in una vera e propria "drogheria"

Arrestati dai Carabinieri della Sezione Operativa di Forlì due conviventi senza fissa dimora, rispettivamente un romano di 38 anni ed una brindisina di 28, entrambi senza fissa dimora, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari monitoravano da tempo la coppia, che prendeva in affitto una camera d’albergo per poi trasformarla in una vera e propria "drogheria", fornendo poi a diversi acquirenti svariate qualità di stupefacente.

Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, i due soggiornavano al massimo un paio di giorni proprio per non dare nell’occhio. Nella stanza, allo oscuro dei proprietari della struttura ricettiva, preparavano le dosi accuratamente, selezionando anche gli acquirenti - spesso insospettabili - che contattavano direttamente dall’albergo. Mercoledì sera verso le 19.30 i militari hanno verificato l’ennesimo spaccio, avvenuto nel parcheggio situato davanti all’albergo. 

Collaudato il modus operandi. Secondo quanto appurato dai detective, l’acquirente contattava direttamente sul cellulare lo spacciatore ordinando il tipo di stupefacente desiderato. Il pusher poi comunicava le modalità di consegna e soprattutto il nuovo indirizzo da raggiungere. A concludere l'affare è la compagna del 38enne, che si presentava all'appunamento per lo scambio. Ma mercoledì sera ad aspettare al parcheggio c’erano anche i carabinieri della Sezione Operativa, appostati in punti strategici.

Notato lo spaccio, hanno fermato sia gli spacciatori che gli acquirenti che, successivamente sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori. I Carabinieri hanno perquisito la stanza, trasformata in un vero e proprio laboratorio della droga con tanto di catena di montaggio per confezionare cocaina, marijuana ed eroina. I militari hanno trovato oltre 50 grammi di "roba", oltre a 14mila euro in contanti. Giovedì i due sono comparsi davanti al giudice per il rito per direttissima (pubblico ministero Federica Messina), che ha convalidato l'arresto: per il 38enne si sono aperte le porte del carcere, mentre per la donna l'obbligo di firma.

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