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Cronaca

Una casa più bassa della strada, dove l'acqua ha superato la cima della porta: come sono morti Franco e Adriana

Li hanno sentiti battere con qualcosa sul soffitto, un'ultima richiesta disperata di aiuto, poi il silenzio. Nessuno si è arrischiato a buttarsi nell'acqua scura, mentre questa era un torrente in piena capace di abbattere il muro di cinta

Li hanno sentiti battere con qualcosa sul soffitto, un'ultima richiesta disperata di aiuto, poi il silenzio. Nessuno si è arrischiato a buttarsi nell'acqua scura, un torrente in piena capace di abbattere il muro di cinta del cortile e con il livello che stava superando la cima della porta di ingresso. Un tentativo, vano, di urlare loro di salire in cima agli armadi. E' così che i vicini hanno assistito impotenti alla morte di Franco Prati, 64 anni, e di Adriana Mazzoli, 53 anni.

E' quanto raccontano dal condominio azzurro di via Padulli 26, in zona Cava a Forlì. Il piano terra di quello stabile è stata un vera e propria “conca” in cui sono confluite acque da tutti i lati. Via Padulli, a due passi dall'argine del Montone, è più bassa sia dell'argine che di viale Bologna, che si trovano ai due estremi della strada. E il portone del condominio azzurro è ancora più basso del livello del marciapiede, col corridoio interno condominiale del piano terra che scende ulteriormente rispetto al portone, scendendo verso il cortile posteriore.

Alcune decine di centimetri in più rispetto al piano della città, in aggiunta al livello già alto dell'acqua (arrivava alla gola nell'edificio di fronte, che è un po' più alto), sono state fatali per la coppia. Nel cortile posteriore, su cui dà la loro porta d'ingresso, l'acqua ha superato il livello della portoncino. La “fiumana” è andata così a riempire completamente l'abitazione, che si sviluppa solo al piano terra e ha come unica via di fuga quella stessa porta. E' il dramma che si è consumato tra le 23 e la mezzanotte di martedì 16 maggio, nel più completo blackout e con le nubi cariche di pioggia battente che impedivano ogni forma di diffusione della luce esterna. Una trappola di acqua per Franco e Adriana.

VIDEO - La situazione dello stabile di via Padulli 26 durante l'alluvione

Negli altri due bilocali al piano terra, abitati da 5 persone in tutto, i residenti sono riusciti a mettersi in salvo, ma loro avevano le porte entrambe adiacenti alle scale condominiali su cui hanno trovato la salvezza. Loro e i residenti del primo piano si sono ammassati al secondo e ultimo piano. Poi 5 ore di totale silenzio, la notte più buia e drammatica per i residenti di via Padulli. Solo di prima mattina, poco dopo le 5, è giunto l'elicottero dell'Esercito che con il verricello ha issato i superstiti di questa tragedia, mentre i sommozzatori dei carabinieri, poche ore dopo, entravano nelle tre abitazioni al piano terra invase dall'acqua e dal fango. Nell'ultima casa in fondo hanno rinvenuto i corpi di Franco Prati e Adriana Mazzoli, morti probabilmente già la sera prima intrappolati dall'acqua la cui forza e pressione era tale perfino da impedire l'apertura delle porte.

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