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Cronaca Meldola

Figliuolo in visita in val Bidente: "Qui assegnati fondi per 50 milioni". I risarcimenti? "Pronti da subito"

“Solo per la valle del Bidente ci sono 50 milioni di euro assegnati dalla struttura commissariale, quasi tutti per strade, frane e difesa idrica: questo ci dà il senso di cosa è successo a maggio"

“Solo per la valle del Bidente ci sono 50 milioni di euro assegnati dalla struttura commissariale, quasi tutti per strade, frane e difesa idrica: questo ci dà il senso di cosa è successo a maggio. E' una delle vallate più colpite”: è quanto ha spiegato il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione Francesco Paolo Figliuolo, che questa mattina a Meldola, giovedì, ha incontrati i sindaci della vallata, in particolare il primo cittadino di Meldola Roberto Cavallucci, i sindaci di Civitella di Romagna Claudio Milandri, di Galeata, Francesca Pondini e di Santa Sofia, Daniele Valbonesi. Hanno partecipato all’incontro anche Rinaldo Argentieri, prefetto della Provincia di Forlì-Cesena; Enzo Lattuca, presidente della Provincia, ed Irene Priolo, assessora regionale alla protezione civile. Dopo il sopralluogo nelle aree alluvionate di Meldola, la vicepresidente Priolo e il commissario Figliuolo hanno proseguito nei territori di Civitella di Romagna e, successivamente, Galeata.

“Visione e pragmatismo”

Dopo l'incontro Figliuolo ha fatto un sopralluogo su alcuni cantieri in corso. Figliuolo ha ribadito l'importanza di sentire i territori: “Non ho mai pensato di mettermi in una stanza con uno stuolo di tecnici per gestire un territorio, il territorio è vostro”. Quindi l'invito al pragmatismo, spiegando che non tutto può essere fatto subito: “I tempi non devono essere il fine, ma sono uno degli elementi di cui tenere conto: serve visione e pragmatismo”. Da qui anche spiega che “qualcuno invita ad alzare la voce per ottenere di più, ma alzare la voce non serve”.

Con una difficoltà in più tuttavia, dal momento che, ammette Figliuolo, “è emerso che l'alluvione, anche nell'affrontare i progetti, è molto differente da un sisma, ha i contorni non ben definiti, e una volta che li hai definiti cambia qualcosa se si muove una frana”. Tuttavia il commissario c'è “per le  aggiunte, laddove c'è un nesso di causalità con l'alluvione, in piena onestà e aderenti allo spirito della norma”. 

VIDEO - Figliuolo: "Scelta giusta partire dalla sicurezza e non dai ristori"

Ed infine: “Dai comitato degli alluvionati emerge l'urgenza di sicurezza, questo mi dà l'idea di aver affrontato bene il problema, partendo dalla messa in sicurezza del territorio e poi passare al risarcimento dei danni. Dobbiamo dare maggiore sicurezza ai cittadini, ma la certezza non la può dare nessuno. Il rischio zero non esiste, ma facendo gli interventi è vero che dobbiamo garantire che se capita lo stesso evento, quell'argine quasi sicuramente tiene”. Nei progetti di messa in sicurezza l'idea di Figliuolo è che “non dobbiamo più guardare più alle serie storiche, ma riferirci agli ultimi eventi”.

Nuovo personale

Quindi l'annuncio che sta per essere varata l'ordinanza che darà ai Comuni e agli enti preposti 216 nuovi tecnici assunti a tempo determinato per realizzare i progetti. Comuni e gli enti locali impegnati nell'utilizzo di risorse della struttura commissariale per la ricostruzione e la messa in sicurezza nei territori colpiti dalle alluvioni di maggio potranno contare su nuovo personale: 250 risorse in tutto, di cui 216 in Emilia-Romagna e il resto per Marche e Toscana.

“Per la regione Emilia-Romagna - ha detto a margine - parliamo di 216 unità di personale tecnico-amministrativo che sarà a disposizione a tempo determinato da prendere dalle cosiddette liste di scorrimento". L'ordinanza sarà firmata "domani" o al massimo entro la "fine della settimana". Personale che servirà "per dare supporto ai Comuni", visto che "una delle esigenze più forti degli enti locali è quella di far sì che i progetti diventino realtà con le risorse che il governo ha erogato, circa 1,5 miliardi legati a somme urgenze e urgenze" quindi per la "messa in sicurezza del territorio". 

Se dallo scorrimento delle graduatorie non si riuscirà ad assumere si faranno "ulteriori riflessioni" e saranno impiegati "ulteriori strumenti". Il riferimento è ad esempio a Sogesid, società in house pubblica di ingegneria, “società che possano adottare alcuni progetti, avendo le maestranze”.  La copertura finanziaria, ha assicurato, "c'è per quest'anno e per l'anno prossimo".

“C’è bisogno di ripensare al nostro territorio dopo un evento così importante, spartiacque nel panorama delle emergenze nazionali per complessità, estensione e pluralità di soggetti coinvolti- ha ricordato invece Priolo -. Per farlo dobbiamo mettere insieme le migliori energie del nostro sistema regionale e, soprattutto, essere vicini alle piccole amministrazioni. Anche per questo stiamo lavorando con la struttura commissariale alla messa a punto di un’ordinanza che darà la possibilità agli enti locali di assumere del personale, pur nella consapevolezza che la norma per fare queste assunzioni non consente un reperimento immediato e dovrà essere modificata il prima possibile”.

I risarcimenti

Sulle domande di risarcimento, infine, "noi siamo pronti da subito" per erogare i rimborsi per famiglie e imprese colpite dall'alluvione di maggio, dopo il via alle richieste sulla piattaforma della Regione Emilia-Romagna dal 15 novembre. Una volta che "le domande hanno fatto il loro corso della perizia asseverata, e hanno l'assenso del responsabile unico del procedimento che è in seno al Comune, arrivano a me- spiega Figliuolo- e noi facciamo i decreti di concessione e di erogazione. Man mano che arrivano cercheremo di farlo nella maniera più celere possibile. Bisogna vedere anche qual è l'entità delle domande che arrivano contemporaneamente, ma noi ci stiamo preparando per farlo nella maniera più celere possibile", aggiunge il generale.

Per la ricostruzione privata e cioè gli indennizzi ai cittadini e alle imprese, prosegue, "in questo momento abbiamo una dotazione di 640 milioni di euro, ma dall'1 gennaio col credito d'imposta ci saranno ulteriori 700 milioni". La stima si potrà fare quando ci saranno tutte le domande, una volta che saranno inserite in piattaforma "potremo avere anche meglio la stima dei risarcimenti, perché quella iniziale è stata fatta in buona fede ma la andremo a riperimetrare coi fatti". 

Detto ciò "sono molto fiducioso, le cose vanno avanti e al di là dei distinguo che sono il sale della dinamica politica, c'è stata una convergenza istituzionale".  Conclude il commissario: "Dobbiamo lavorare per il bene dei cittadini e farlo insieme agli enti locali coi quali siamo in costante contatto. E' importante ascoltare i territori e io lo faccio tramite la mia struttura, coi responsabili che mi riportano direttamente e questo mi dà modo di avere il polso della situazione".

Gli interventi in Val Bidente 

Per quanto riguarda gli interventi di somma urgenza a Meldola (a causa di frane, piene del Bidente e allagamenti) sono in tutto 34, per oltre 1 milione 500mila euro. Cinque quelli nel territorio di Civitella di Romagna, per 1 milione 500mila euro, 17 a Galeata (950mila euro circa) e 51 a Santa Sofia, per oltre 1 milione 100mila euro.

Degli interventi urgenti, uno interessa Civitella di Romagna, per un costo di 3 milioni di euro (sul 2024): riguarderà il ripristino, consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico dell’abitato (il soggetto attuatore sarà l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile). Un altro interesserà Galeata (500mila euro sul 2023), con il ripristino e il consolidamento dell’opera di sostegno del pendio adiacente alla scuola primaria.

Quindici interventi urgenti sui collegamenti viari, per oltre 4 milioni 200mila euro (sul 2023 e 2024) riguarderanno il territorio di Meldola; 35 interventi sempre sulla viabilità, per 28 milioni 600mila euro, a Civitella di Romagna; 39 verranno realizzati a Galeata, per 11 milioni 200mila euro. Venti, infine, sempre sui collegamenti viari, nel territorio di Santa Sofia (6 milioni di euro). Completano le risorse altri 650mila euro per ulteriori interventi inerenti ai fiumi nel territorio di Meldola. Si tratta, nello specifico, di opere di mitigazione del rischio idrogeologico nell’abitato di Teodorano e in altre aree.

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