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Cronaca

Salgado, apre Genesi: si punta sulla fotografia per attirare i giovani al San Domenico

Con il “lancio” di Genesi, la Fondazione e il Comune dimostrano anche di voler mantenere fede al proposito di far lavorare i Musei San Domenico per tutto l’anno solare, con proposte appetibili a chiunque

La presentazione ufficiale della rassegna “Genesi” di Sebastião Salgado, in onda nella chiesa di San Giacomo in San Domenico da venerdì pomeriggio a domenica 29 gennaio, porta con sé un’altra lieta notizia: per la prima volta dal 30 maggio 2015, giorno della sua restituzione ai forlivesi, la grande chiesa restaurata di piazza Guido da Montefeltro viene utilizzata come contenitore di mostre. “Se l’anno scorso – esordisce il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Roberto Pinza – in accordo col Comune di Forlì prendemmo al balzo l’occasione di ospitare Steve McCurry nei Musei San Domenico, quest’anno, visto lo straordinario consenso di pubblico (75.000 visitatori) abbiamo volutamente sposato il progetto di un’altra grande rassegna fotografica”.

Con il “lancio” di Genesi, la Fondazione e il Comune dimostrano anche di voler mantenere fede al proposito di far lavorare i Musei San Domenico per tutto l’anno solare, con proposte appetibili a chiunque. “I giovani – continua Pinza – sono maggiormente attratti dalle foto, al punto che l’età media dei visitatori della mostra di McCurry è stata di vent’anni inferiore a quella di Piero della Francesca”. La fotografia è giustamente ascesa all’olimpo delle arti, perché sa trasmettere emozioni e messaggi intensi in modo pressoché istantaneo. “L’esordio del San Giacomo come luogo d’esposizioni artistico-culturali – dichiara il Sindaco di Forlì Davide Drei – dimostra la sua attitudine a fungere da centro polifunzionale, ma anche che il San Domenico e lo stesso San Giacomo sono sinergici nella funzione di contenitori di eventi di grande richiamo”. La prima emozione trasmessa dalle 245 foto in bianco e nero allestite nell’ex chiesa dei frati predicatori (fu sconsacrata in età napoleonica), è lo stupore: alcune immagini sembrano incisioni, chine, o meglio ancora miniature.

Sebastião Salgado, ecco la mostra! (foto di Alessandra Salieri)

“Con Salgado – ricorda Alberto Rossetti, direttore di Civita Mostre – la fotografia osa sfidare le arti maggiori, essendo interprete di un messaggio etico ed estetico di straordinaria chiarezza. Vi sono immagini fotografiche che riescono a fissarsi nella memoria collettiva, al pari delle più celebrate opere d’arte”. Bene ha fatto la Fondazione a leggere la primavera della foto e a programmare una stagione culturale basata anche sulla fotografia. L’organizzazione di rassegne improntate su McCurry o Salgado, non è certo in conflitto con le grandi mostre classiche allestite da undici anni a questa parte ai Musei San Domenico: “Eventi di questo tipo – conclude Rossetti – sono un arricchimento, capace di generare sinergie benefiche sull’intero territorio”. Sebbene Salgado non abbia potuto presenziare alla “vernice” forlivese, basta una fugace occhiata ai suoi scatti esposti al San Giacomo per ricavare la sensazione che il maestro brasiliano sia riuscito nel difficilissimo compito d’immortalare un mondo solo apparentemente lontano, in cui natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente.

“Merito del San Giacomo – interviene Alessandra Mauro, direttore artistico di Contrasto, organizzatrice dell’evento “Genesi” – contenitore di grande respiro che, sin dalle prime battute dell’allestimento, pare veramente in grado di dialogare emotivamente con le opere esposte: le immagini esaltano lo spazio e viceversa”. Ripartita nelle sezioni “Pianeta Sud”, “Santuari”, “Africa”, “Le Terre del Nord”, “Amazzonia e Pantanal”, Genesi è fondamentalmente “un’elegia della natura nel suo equilibrio profondo”. Se Giorgio Verdecchia, direttore di Civitas Srl, ente strumentale della Fondazione Carisp di Forlì, elogia la fotografia come arte in grado di veicolare la contemporaneità, Monica Fantini, ideatrice e organizzatrice delle Settimane del Buon Vivere, auspica che la sostenibilità ambientale evidenziata da Salgado nelle sue foto, sia in grado di innescare percorsi similari anche nel nostro quotidiano.

Il presidente di Contrasto Roberto Kock rivela alcuni particolari del percorso creativo di Salgado: “Per realizzare il reportage dalle isole Galapagos, il maestro è stato per tre mesi nell’arcipelago, in perfetta simbiosi con l’ambiente e la fauna che ritraeva”. Questa esperienza si è rivelata un ottimo viatico per la riuscita del suo lavoro”. Il messaggio principale di Genesi e dell’intera ispirazione artistica di Salgado, è sin troppo chiaro: massimo rispetto per la natura e per l’habitat in cui ciascuno di noi vive ed opera.

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