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Volontariato

Dal Giro d’Italia alle scuole, gli assistenti civici compiono 15 anni: "Siamo le antenne della città"

Una presenza silenziosa nata nel 2008: sono 33 i volontari che prestano servizio durante manifestazioni ed eventi. “Lo facciamo perché amiamo la nostra città”

“Credo fosse un lunedì”. Un lunedì di quindici anni fa quando, nel 2008, nasce l’idea di dare vita al “corpo” degli assistenti civici, per volontà dell’allora sindaca Nadia Masini e di Giorgio Morrone, comandane dei Vigili urbani - oggi Polizia locale - e con il fattivo supporto delle Gev, le Guardie ecologiche volontarie, di Forlì Emergenza e di Super Partes. Martedì 1 agosto gli assistenti civici di Forlì spegneranno 15 candeline nella sede di corso Diaz (angolo via Missirini). Un’occasione speciale alla quale hanno invitato il sindaco Gian Luca Zattini e il vice comandante della Polizia locale, Andrea Gualtieri, e le “vigilesse” che in questi anni sono state per loro molto preziose e sempre collaborative.

“Abbiamo cominciato questa attività facendo il giro del mercato per dare alle persone informazioni - dice Vanni Ravaglioli, coordinatore dell’associazione e da sempre punto di riferimento -. In questi anni abbiamo sempre cercato di essere presenti per il bene della comunità e per aiutare le persone nei piccoli e grandi bisogni quotidiani”.
Dal 2008 a oggi sono 41.300 le ore dedicate e 20.800 i servizi prestati dai volontari.

Una presenza silenziosa e costante che nasce dalla formazione spontanea di un gruppo di cittadini - siamo nel 2008 - e che nel 2009 porta alla creazione di una vera e propria associazione che può contare sul sostegno, anche economico,  del Comune di Forlì e che, nel tempo, ha visto avvicendarsi 110 volontari. Attualmente sono 33 le persone che prestano servizio - sempre a titolo volontario - durante manifestazioni ed eventi, che vanno dal Giro d’Italia all’ingresso delle scuole.

“Quando passa il Giro d’Italia abbiamo le nostre posizioni fisse - dice Vanni -: non c’è più via Volturno o via Baratti per noi, ma ci sono via Teresa e via Anna, perché da sempre sono le posizioni in cui sono presenti”. “Come definirci? Siamo le antenne della città: più che fare, ascoltiamo e raccogliamo le segnalazioni che poi inoltriamo al Comune, cercando portare un contributo e un supporto alla nostra comunità”.

Ad esempio con la raccolta dei tappi di plastica delle bottiglie e dei detersivi che, in accordo con il Corpo degli Alpini - “sono anch’io un Alpino”, dice Vanni - vengono consegnati alla Protezione Civile di Dovadola. “Poi vengono dati a una ditta che ha sede a Medicina e che dai tappi produce sedie e cestini per la frutta - spiega - e, una volta raggiunte le 12 tonnellate, la ditta regala un deambulatore o una carrozzina per disabili: a oggi ne abbiamo avute tredici”.

L’esercito degli assistenti civici è formato, in gran parte, da volontari in pensione. “Siamo un gruppo multietnico - dice Vanni, che nel dicembre del 2022 è stato nominato Cavaliere della Repubblica all'Ordine del merito -. Con noi c’è un prete americano, un ragazzo tunisino, una volontaria che arriva dalla Russia e abbiamo potuto contare anche sull’aiuto di un ragazzo afghano, che vive qui da anni, e che è riuscito a riunire la sua famiglia e ha voluto restituire il bene ricevuto dalla città”. 

In attesa di spegnere le 15 candeline, l’associazione sta organizzando un nuovo corso per l’autunno nella speranza di trovare nuovi volontari. “E’ bello dedicare il nostro tempo libero alla città - dice Vanni - l’auspicio è che lo facciano altri insieme a noi”. 

Chi volesse entrare a far parte della squadra degli assistenti civici può contattare il coordinatore, Vanni Ravaglioli, al 3351723543.

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