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Cronaca

"Basta aggressioni agli uomini di divisa": manifestazione a Roma

Da tutta Italia si sono radunati a Roma tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri e appartenenti alle forze dell’ordine

Una nutrita delegazione di poliziotte e poliziotti, appartenenti alla segreteria provinciale del Sap di Forlì-Cesena, ha partecipato mercoledì alla manifestazione Nazionale “Basta aggressioni agli uomini di divisa”, manifestazione che si è svolta a Roma in Piazza del Popolo, aorganizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia, insieme al Sappe della Polizia Penitenziari, al Sim Carabinieri, al Sim Guardia di Finanza e al Conapo dei Vigili del Fuoco. Hanno partecipato numerosissimi esponenti della politica, da sempre vicini alle forze dell’ordine, tra cui anche esponenti della Romagna.

"Erano inoltre presenti, in quanto condividono pienamente i temi della manifestazione, i colleghi dell’Fsp Polizia e del Les Polizia - spiega Roberto Meloni, segretario provinciale del Sap -. Da tutta Italia si sono radunati a Roma tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri e appartenenti alle forze dell’ordine. Molteplici le motivazioni che hanno spinto il Sap ad una così decisa presa di posizione. Sono passati molti mesi da quando il Sap ha iniziato con decisione a contare il numero delle aggressioni, sollevando il problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità. Registriamo un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese. Per il Sap è indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali".

Argomenta Meloni: "Da mesi la ricerca di un confronto con coloro che hanno la responsabilità della sicurezza del paese. Il Presidente del consiglio e il Ministro dell’Interno ci aveva garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali. Nulla è stato fatto. Nulla, mentre aumentano le aggressioni e contemporaneamente crollano le tutele e le garanzie per gli uomini in divisa. Basti pensare al ragazzo assolto a Verbania dopo aver mandato un “Vaff…” ad una volante di polizia, e alla cruenta aggressione subita da due poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati. Le Bodycam e il Taser sono richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza, ma anche in questo caso nulla è stato determinato. La via è stata provocata proprio da questo silenzio, e per questo, inevitabilmente, siamo stati presenti a Piazza del Popolo a Roma".

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