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Bianca, diploma con lode al Classico e oro regionale alle Olimpiadi di latino: "Ho tanta speranza per il futuro"

Bianca Principato è tra i 38 centisti che hanno conseguito il diploma col massimo dei voti, con la soddisfazione della lode

Cinque anni al Liceo Classico che le hanno insegnato "a dare valori ai sentimenti e a essere più empatica nelle situazioni". Bianca Principato è tra i 38 centisti che hanno conseguito il diploma col massimo dei voti, con la soddisfazione della lode. Bianca si definisce "una ragazza semplice, solare, super curiosa, che adora l’arte, le lingue, suonare il pianoforte, viaggiare, uscire con gli amici, e ama scoprire sempre luoghi nuovi".

Soddisfatta del suo percorso al Classico?
Assolutamente sì, lo intraprenderei di nuovo senza alcun dubbio. Oltre a fornirmi le basi di una solida cultura generale indispensabile per un buon pensiero critico, credo che il liceo Classico mi abbia insegnato soprattutto a dare valori ai sentimenti e a essere più empatica nelle situazioni: poter studiare e rivivere le emozioni che hanno albergato gli animi dei grandi uomini dei miti, della storia e delle varie letterature, immedesimandosi in loro e cercando di chiedersi il perché delle loro azioni, è un grande privilegio che solo i Classici possono regalare. 

Come è stato il rapporto con i suoi compagni di classe? 
Bellissimo, sono molto felice delle amicizie che si sono create in classe, tant’è vero che con i miei compagni ci frequentiamo anche al di fuori delle quattro mura dell’aula e abbiamo fatto anche viaggi insieme. D’altronde, la socialità è un aspetto molto importante della scuola e sono convinta che un clima sereno in classe contribuisca in grande misura a migliorare il rendimento del singolo. Sicuramente, per la mia esperienza, il fatto di aver incontrato al liceo ragazzi che condividevano le mie stesse passioni e visioni ed erano caratterialmente simili a me è stato molto stimolante e mi ha spronata a dare il massimo nella scuola anche nei momenti più difficili.

L'ultimo biennio condizionato dal covid-19 deve esser stato duro...
Indubbiamente il covid-19 all’inizio è stato molto destabilizzante: più che sulla didattica, che è stata comunque molto esauriente, credo che la pandemia abbia inciso notevolmente sulla socialità di noi studenti, privandoci soprattutto del rapporto umano che si è creato negli anni con i prof e i compagni; tuttavia, credo anche che il covid-19 ci abbia permesso di “reinventarci”, insegnandoci a sfruttare proficuamente mezzi tecnologici come il computer e le piattaforme di G-suite come Classroom e Meet, che ancora oggi, che siamo tornati alla “quasi normalità”, si utilizzano quotidianamente ad integrazione della lezione frontale. 

Alla fine si è diplomata col massimo dei voti. Anche la passione per le materie che ha studiato ha inciso nel risultato...
Devo dire che le materie d’indirizzo mi hanno appassionato fin da subito, soprattutto per l’aspetto logico della grammatica latina e greca, che ho sempre visto un po’ come una sfida con me stessa per arrivare a una traduzione di latino o greco corretta. Tuttavia, ammetto che a partire dal triennio le materie sono diventate molto più affascinanti, grazie allo studio della letteratura classica, inglese e filosofia, che mi hanno aiutato a dare un senso maggiore e a capire di più anche il mondo di oggi.

Ha dovuto "sacrificare" molto tempo libero per raggiungere questo traguardo importante?
No, per fortuna ho sempre scisso la scuola dalla vita sociale e ho capito che concedersi del tempo per stare con gli amici e la famiglia è fondamentale per rendere al meglio a scuola e, oltre a sentirsi più gratificati, evitare situazioni di stress eccessivi. Di certo ciò che conta di più è il sapersi organizzare e avere un buon metodo di studio, che un liceo come il Classico insegna a sviluppare, ma sono convinta che anche la sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità giochi un ruolo importante nel rendimento scolastico.

E si è tolta anche un'altra soddisfazione, il primo posto nella Regione alle Olimpiadi di latino delle lingue classiche. Che esperienza è stata?
È stato un onore per me poter partecipare alle Olimpiadi delle Lingue classiche e vincere le fasi regionali. Ho avuto l’occasione di mettermi alla prova e rendermi conto delle mie capacità, ma soprattutto ho potuto toccare con mano durante la prova quanto i classici che studiamo a scuola possano essere ancora di estrema attualità e universalità. Tuttavia, l’aspetto che ho apprezzato maggiormente è stato incontrare ragazzi provenienti da tutta Italia alla premiazione dei vincitori a Roma al Ministero dei Beni Culturali. È stata senza dubbio un’esperienza unica che non dimenticherò mai.

Che emozioni ha provato a varcare per l'ultima volta la porta del Classico?
A dire il vero sono convinta che fino al momento in cui non si conclude l’orale della maturità non si realizza mai completamente che l’esperienza liceale si è veramente conclusa, almeno per me è stato così. L’ultimo giorno è stato pieno di emozioni, lacrime di commozione e nostalgia, gioia e anche speranza per il futuro. Auguro davvero a tutti i futuri maturandi di godersi al massimo l’ultimo periodo della quinta superiore e la maturità, perché sono attimi carichi di emozioni uniche che probabilmente non si proveranno più in futuro. 

Cosa c'è nell'orizzonte di Bianca? 
Devo ammettere che ripongo tanta speranza per il futuro, soprattutto in Italia. A settembre inizierò la facoltà di Giurisprudenza a Bologna, dal momento che mi ha sempre affascinato il diritto, ma sicuramente porterò avanti la mia passione per le lingue, magari con soggiorni all’estero, e per i classici, che ritengo siano una grande risorsa, spesso sottovalutata, per la cultura del futuro.  

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