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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dibattito infuocato sul bilancio. Il Pd: "Si fa il gioco delle tre carte". La replica: "Tasse non toccate e lavori a bando per 10-12 milioni"

Botta e risposta sul bilancio di previsione 2023 del Comune di Forlì nel corso di un dibattito-fiume in Consiglio comunale per l'approvazione del massimo documento programmatorio

Botta e risposta sul bilancio di previsione 2023 del Comune di Forlì nel corso di un dibattito-fiume in Consiglio comunale per l'approvazione del massimo documento programmatorio del municipio, giovedì pomeriggio. Un bilancio nettamente censurato dall'opposizione di centro-sinistra che lo ha definito non credibile. “E' un bilancio di cui non si può avere fiducia, in linea con l'inazione di questa giunta. Contiene previsioni fantasmagoriche che non saranno realizzate”, è la dura sintesi di Federico Morgagni, capogruppo di 'Forlì e co'. “Si fa il gioco delle tre carte, riproponendo interventi e progetti già previsti in precedenza”, aggiunge  il capogruppo Pd Soufian Hafi Alemani.

Nella sua presentazione l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani ha ricordato che, nel bilancio 2023 “non è previsto nessun tipo di aumento di tasse e tariffe, anche tenuto conto che abbiamo diminuito le aliquote delle addizionali comunali lo scorso anno. Con l'inflazione al 10%, aver mantenuto le tariffe dei servizi invariate significa in sostanza averle diminuite, un obiettivo che ci rende orgogliosi”. Ed ancora: “Non abbiamo fatto tagli a cultura, scuola, sport e welfare. Anzi abbiamo diminuito dal prossimo anno scolastico le tariffe delle mense scolastiche, prevedendo una riduzione per le famiglie che hanno più ragazzi che usufruiscono di questo servizio”. 

Dal punto di vista degli investimenti, invece, ha continuato Cicognani, “ci impegneremo ad avviare i lavori finanziati coi fondi dei bandi Pnrr, che hanno scadenze stringenti, non solo il 2026 per la conclusione, ma anche scadenze intermedie che vanno raggiunte in modo puntuale, pena la decadenza dal contributo. L'ufficio Contratti del Comune sta portando avanti in questi giorni le gare per l'adeguamento del Teatro Fabbri, il parcheggio del campus universitario, i lavori al Parco della Pace, uno stralcio della scuola Tempesta, il progetto di corso della Repubblica, il Ronco Lido e i lavori di ammodernamento del Palagalassi. Stanno per andare a gara entro la fine dell'anno 10-12 milioni di euro di lavori”. 

Bordate, invece, dal centro-sinistra. Così Soufian Hafi Alemani (Pd): “Rileviamo una totale immobilità sugli investimenti, si è lasciato passare il tempo anche su interventi di lavori pubblici già avviati come il Palazzo del Merenda, l'ex asilo Santarelli e un grande numero di impianti sportivi. Negli investimenti ci sono 108 interventi per 153 milioni di euro. Di questi 108 interventi la metà erano già previsti nel 2021, un terzo nel 2022 e solo una piccola parte è in linea con la programmazione prima indicata per il 2023”. 

Alemani protesta perchè “in alcuni quartieri come Coriano è ritornato il problema del traffico cittadino, in città ci sono intere aree intasate nonostante la tangenziale e chiediamo all'amministrazione di farsi carico del problema attuando il Piano la mobilità sostenibile. Buona parte degli interventi sulle opere stradali sono stati spostati al 2025. In via della Rocca è stata realizzata una pista ciclabile eccessiva e in viale Corridoni una rotatoria piccola, che ostacola il passaggio dei bus”. Ed infine un attacco sulle luminarie: “Centinaia di migliaia di euro sono stati spesi, ma manca la rendicontazione dei risultati. Non c'è neanche un dato che dica che abbiamo portato un euro in più nelle tasche degli esercenti”. 

Rincara la dose Federico Morgagni, capogruppo di 'Forlì e co': “ Le entrate correnti sono indicate in aumento di 6,5 milioni, ma prevedendo 3 milioni di calo delle entrate tributarie, come è possibile? Lo si fa presupponendo un aumento di entrate correnti delle entrate extra-tributarie per 9 milioni, ho dubbi se questa previsione sia credibile. La spesa poi, si prevedono spese correnti per 102 milioni contro il 92 della previsione definitiva dell'anno 2022. C'è uno sbilancio tra entrate e spese, tanto che vengono presi 3 milioni di proventi dalla licenze urbanistiche, azione reputata inopportuna anche dai revisori dei conti, dato che dovrebbero stare nel conto capitale. E' un bilancio speranzoso che confida nell'arrivo di risorse dallo Stato e dalla Regione”. E per questo “un bilancio di cui non si può avere fiducia”.

Invece, continua Morgagni, è “stato fatto zero dal Comune per rispondere ai problemi dei cittadini e aziende con i costi per bollette. Disattesa la questione del centro storico. Come sono lontano i tempi nel settembre 2019 quando proponevamo una commissione e la maggioranza rispondeva che non si potevano perdere tre mesi e che le idee c'erano. Dov'è il piano del centro storico che era stato  promesso?”. E poi un affondo sulle aperture di nuovi supermercati: “Volete la medaglia di chi ha aperto più centri commerciali?”

A difendere la maggioranza, sui banchi della Lega la consigliera Letizia Balestra: “Questa è un'amministrazione del fare. Per esempio non dobbiamo dotarci di fondo di garanzia perché il Comune paga le fatture entro i 30 giorni, sintomo di efficienza e diligenza di quest'amministrazione, prima avevamo dovuto aprire un fondo di 400mila euro, ora siamo a 17 giorni come tempi di pagamento. Abbiamo diminuito i debiti per mutui da 94 a 62 milioni”.

Ed ancora: “I centri commerciali generano traffico? Ricordo che tutto quello che è stato fatto nel commercio con centinaia di migliaia di metri quadri edificabili, noi l'abbiamo ricevuto e bast. Abbiamo ereditato la più grande variante del commercio, che ha fatto crescere le cementificazioni. Manca la base di onestà, la storia l'ha tracciata il Partito Democratico. Noi abbiamo autorizzato zero metri quadri per il commercio, non passi che siamo noi i cementificatori”.
 

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