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Cronaca

Bonus acqua potabile, c'è tempo fino al 28 febbraio per chiedere il credito d'imposta: come funziona

L’ammontare delle spese agevolabili deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate il tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo

Fino al 28 febbraio è possibile inviare la comunicazione per richiedere il credito d'imposta del 50% delle spese, sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Il bonus è stato pensato per sensibilizzare persone e famiglie su un utilizzo dell’acqua più consapevole, volto anche a ridurre l’uso di contenitori di plastica. Ricorrere a bottiglie e bottigliette non è l’unica soluzione, e spesso nemmeno la migliore.

Il “Bonus Acqua Potabile”, introdotto dalla Legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) all’art. 1, e prorogato con la Legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022), prevede come importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione: 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Il pagamento deve essere stato effettuato tramite sistemi di pagamento diversi dai contanti.

L’ammontare delle spese agevolabili deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate il tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo, inviando il modello Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile. Il bonus acqua potabile può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure tramite la dichiarazione dei redditi. I Caaf sono tra i soggetti che possono trasmettere il modello "Comunicazione delle spese per il miglioramente delle acque potabili", indispensabile per il contribuente per potere recuperare il credito d'imposta spettante.

Per accedere al credito d’imposta del 50% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 ci si può rivolgere ai Caaf Teorema Cgil della Camera del Lavoro di Forlì (Via Pelacano 7 Forlì,  Tel. 0543 453311) e della Camera del Lavoro di Cesena (via Tito Maccio Plauto 100 Cesena, Tel. 0547 21518); oppure contattare le altre sedi CGIL presenti nei Comuni della Provincia Forlì-Cesena. 

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