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Il caldo africano esagera, superati i 40 gradi in centro. Intanto si guarda con preoccupazione al ciclone di inizio settimana

Lo tsunami di calore ha le ore contate. Lunedì infatti sarà una perturbazione atlantica a mettere fine alla sofferenza. Ma a quale prezzo?

Sabato sarà una giornata da allerta "arancione", come ha comunicato la Protezione Civile dell'Emilia Romagna. Ma intanto a Forlì si è sfiorato il record di caldo, avvicinando l'estremo di 43°C che venne toccato il 4 agosto del 2017. L'anticiclone subtropicale, di matrice nord africana, non da tregua, con la colonnina di mercurio che ha superato la soglia rossa dei 40°C. Dove? Nel cuore del centro storico di Forlì la massima è stata di 40,1°C, valore registrato presso la stazione meteo installata nella zona del mercato delle Erbe.

La centralina urbana dell'Arpae si è fermata a 37,6°C, dato registrato alle 16. Barisano ha toccato i 40,2°C, mentre a Castrocaro la stazione associata alla rete di Meteo Forlì-Cesena ha misurato una massima di 41°C. Nella morsa del caldo anche l'entroterra: a Predappio la massima si è spinta a 39,6°C, mentre a Rocca San Casciano il termometro si è fermato a 38,8°C. Impossibile trovare il refrigerio anche ad alta quota: al Passo della Calla, a quota 1298 metri, l'anticiclone africano ha fatto sentire i suoi effetti con ben 29°C, mentre sul Monte Falco, a quota 1628 metri, il termometro si è fermato a 26,4°.

Un'altra fiammata è da attendersi sabato, con le massime attese oltre i 38°C. Lo tsunami di calore ha le ore contate. Lunedì infatti sarà una perturbazione atlantica a mettere fine alla sofferenza. Ma a quale prezzo? L'aria fresca nord atlantica che si tufferà nel bacino del Mediterraneo formerà una depressione sull’Alto Tirreno‍, che porterà non solo un crollo termico, ma anche precipitazioni temporalesche accompagnate da raffiche di vento e possibili grandinate.

Nell'agosto del 2017, dopo la forte ondata di caldo con il record di 43°C in città, ci fu un fortunale che seminò panico e danni in città. L'auspicio è che non si ripeta un altro cataclisma. La Romagna è ancora sotto shock per l'alluvione di maggio. Ma non c'è da sorprendersi se tra lunedì e martedì la perturbazione possa colpire con violenza. Dato che segue ad un’onda di calore duratura e intensa. Al momento i modelli matematici hanno difficoltà nel definire con chiarezza la portata del fenomeno che caratterizzerà l'inizio della settimana.

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