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Cronaca

Sosta nel posto disabili, Drei conferma la fiducia al vicesindaco: "Risarcirà"

Il caso del "parcheggio selvaggio" della vicesindaco nei pressi della scuola di una delle sue figlie scuote il Consiglio comunale. Nella seduta di martedì pomeriggio aspra è stata la polemica

Un episodio definito due volte “grave” dal sindaco Davide Drei, ma fiducia riconfermata alla sua vice Veronica Zanetti. Il caso del “parcheggio selvaggio” della vicesindaco nei pressi della scuola di una delle sue figlie - la scuola elementare Diego Fabbri che si trova in via Giorgina Saffi, in zona a traffico limitato – scuote il Consiglio comunale. Nella seduta di martedì pomeriggio aspra è stata la polemica e il confronto politico, con ben tre question time sull'argomento e un ordine di giorno. A rispondere a tutti è stato il sindaco Davide Drei.

IL CASO - Il caso è stato sollevato una decina di giorni fa dal Movimento 5 Stelle, che ha fotografato e filmato il vicesindaco nell'atto di parcheggiare in uno stallo per disabili, nonché in divieto di sosta in altre circostanze, per accompagnare a scuola la figlia. Per il M5S, che ha sentito altri genitori della stessa scuola, il comportamento di Zanetti sarebbe stato abituale e frequente. Da parte sua, il vicesindaco ha affidato ad una lettera le sue scuse pubbliche, spiegando che sarebbe stato un episodio accidentale.

Il nodo è approdato quindi in Consiglio. Ad attaccare Zanetti sono stati, con tre question time, Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia (che ha chiesto se il comportamento sarà sanzionato dalla Polizia Municipale) e poi i consiglieri Mario Peruzzini (Noi con Drei) e Tatiana Gentilini (Gruppo Misto) ed infine i due consiglieri del M5S Benini e Vergini.

IL SINDACO - Il sindaco Davide Drei ha premesso che sul caso è stata interpellata la Polizia Municipale che tuttavia ha confermato che non è possibile elevare una multa su questa infrazione del vicesindaco, in quanto, in modo immediato o differito, ma deve essere l'organo di polizia stradale, per legge, ad accertare il fatto. Andando poi al nucleo politico della questione, ha detto il sindaco in Consiglio: “La vicesindaco Zanetti ha fatto scuse pubbliche alla cittadinanza, e poi anche direttamente al sindaco per questo grave atto compiuto nella sua vita privata. Ha rimesso le deleghe alla mia valutazione, prospettando un intervento risarcitorio nei confronti delle persone disabili, chiedendo di indicare le forme da parte da parte delle associazioni che tutelano la disabilità”. Ed infine: “Questo Comune ha una politica di welfare strutturata e potente nei confronti dei disabili, con milioni di euro del bilancio impegnati a sostenerle. Non credo che l'immagine del Comune venga offuscata da un atto solo, grave ma compiuto nella vita privata. Alla luce di tutto questo ho confermato al vicesindaco le deleghe”.

LE REPLICHE - Molto duri i commenti dei consiglieri. Fabrizio Ragni ha espresso dei dubbi sulla possibilità di non elevare la multa, mentre per Peruzzini “quello che è successo rimarrà scolpito”. Gentilini accoglie positivamente la proposta risarcitoria, ma “rimane tutta l'amarezza, in particolare per le minacce ventilate dalla risposta del vicesindaco”. Conclude sarcastico Vergini (M5S): “Abbiamo svegliato dal torpore tutte le forze politiche cittadine, abbiamo sentito l'intervento di tutti, tranne del Pd, che ha avuto la bocca rigorosamente cucita. Molti ci hanno attaccato, noi cattivi grillini. Non siamo né cattivi, né scorretti, ma solo dalla parte della legalità. Per quanto ci riguarda il vicesindaco dovrebbe rassegnare subito le dimissioni”.

L'ORDINE DEL GIORNO – Dopo le risposte ai question time è stato posto alla discussione dell'Assise un ordine del giorno firmato da una decina di consiglieri di opposizione che in cui si recita che si conferma “il giudizio negativo sul comportamento del vicesindaco”. Inoltre i consiglieri chiedono “un provvedimento del sindaco nei confronti del vicesindaco”. I gruppi di opposizione, da parte loro, non sono riusciti a raccogliere le 13 firme necessarie per una mozione di sfiducia al sindaco, tramutando quindi il loro dissenso in un ordine del giorno. Il documento è stato respinto con 11 voti a favore (tutta l'opposizione), 19 contrario (tutta la maggioranza e la consigliera del gruppo misto Gentilini), 1 astenuto (consigliere Avolio del gruppo misto).

Nel corso del dibattito è emersa anche la posizione del Partito Democratico, per bocca della capogruppo Maria Maltoni: “Assodato che questo era un episodio che era meglio che non accadesse, rileviamo gli strumenti usati per renderlo pubblico: andando a fotografare e filmare dei bimbi di fronte a delle scuole pubbliche. E' un modo molto barbaro di interpretare la politica, sono stati mezzucci poco belli”. Maltoni poi accusa l'opposizione di “due pesi e due misure”: “Quando un caso simile accadde a Cesena, con una consigliera di opposizione che utilizzava impropriamente un pass invalidi venne addirittura ventilato il 'fumus persecutionis' nei suoi confronti e dalla Lega Nord fu invitata a non dimettersi”.

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