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Archeologia / Forlimpopoli

Dagli scavi in via della Madonna emergono anfore d’età romana, "Una scoperta attesa da decenni"

Le anfore romane di Forlimpopoli furono studiate a più riprese da Tobia Aldini, il quale le fece conoscere alla comunità scientifica negli anni Ottanta del secolo scorso

Dagli scavi in via della Madonna a Forlimpopoli emergono numerose anfore d’età romana. Per la sezione forlivese di Italia Nostra, "questa scoperta riconduce alle antiche fornaci di Forum Popili, specializzate nella produzione di tipiche anfore vinarie che ebbero diffusione nel mondo romano fra la fine del primo secolo e l’inizio del terzo secolo dopo Cristo. Le anfore romane di Forlimpopoli furono studiate a più riprese da Tobia Aldini, il quale le fece conoscere alla comunità scientifica negli anni Ottanta del secolo scorso. Egli riconobbe alcune forme caratteristiche riconducibili a una manifattura locale, ma non ebbe la possibilità di scoprire per intero i luoghi di fabbricazione. Nel 1979 esplorò i resti di due fornaci durante gli scavi per la costruzione del condominio d’angolo fra via della Madonna e la via Emilia. La porzione di una di queste, smontata e riallestita nella rocca, è tutt’ora visibile a Forlimpopoli nel salone centrale del museo archeologico".

"In occasione degli attuali interventi di archeologia preventiva è probabilmente emerso un distretto produttivo che Tobia Aldini aveva già indagato nel 1974 e che aveva allora reso noto con la pubblicazione del libro “Saggi di scavo nel podere Fantini alla ricerca delle antiche fornaci romane di Forlimpopoli” - proseguono da Italia Nostra -. In quell’occasione non fu possibile estendere gli scavi nell’area verosimilmente occupata dagli impianti produttivi, perché il terreno ancora agricolo risultava occupato da un frutteto. Gli interventi necessari per predisporre la stessa area al nuovo utilizzo residenziale hanno messo luce una pozione considerevole dell’antico sito proto industriale: una scoperta importante non solo per la comunità locale, su cui è opportuno concentrare l’attenzione e predisporre adeguate risorse allo scopo di completare lo scavo in modo scientifico, comunicandolo adeguatamente al pubblico".

Aggiungono dall'associazione: "Preoccupa il fatto che gli scavi siano ancora in attesa d’essere completati, mentre la fragilità delle strutture affiorate e la precarietà dell’intero contesto di scavo suggerirebbero di procedere celermente verso la conclusione. Le piogge delle ultime settimane e l’ormai imminente ciclo vegetativo primaverile rischiano di compromettere un’indagine stratigrafica che non è ancora stata ultimata nei livelli più profondi. L’importanza del ritrovamento consiglierebbe di portare a termine lo scavo in tempi rapidi e in modo esauriente. Ci appelliamo dunque a tutti i soggetti interessati, in particolare Soprintendenza e Amministrazione comunale, affinché la ricerca archeologica venga completata, mettendo a disposizione di cittadinanza e comunità scientifica una pagina importantissima di Forum Popili e della storia dell’economia antica".

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