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Cronaca

Due aziende per un solo capannone, accordo trovato tra Falber Project e Ceracarta

Ci è voluta la mediazione della Prefettura, per trovare una soluzione che consenta la salvaguardia delle due attività e i relativi posti di lavoro

Un capannone conteso tra due importanti aziende del territorio. Ci è voluta la mediazione della Prefettura, per trovare una soluzione che consenta la salvaguardia delle due attività e i relativi posti di lavoro. Si è tenuta, nella serata di giovedì la riunione in Prefettura fra la società Falber Project srl e la società Ceracarta SpA per ricercare una bonaria composizione della controversia, volta ad assicurare, da un lato la tutela dei lavoratori impiegati nell’attività produttiva della Falber Project srl presso il capannone ubicato in Via Gramadora 12/14 e, dall’altro, garantire il piano di investimenti che la ditta Ceracarta intende sviluppare presso il medesimo capannone industriale, con l’occupazione di ulteriori lavoratori.
 
Circa un anno fa la Falber Fashion, pur lavorando con commesse e lavoratori regolarmente retribuiti, è stata dichiarata fallita in seno ad un complesso contenzioso giudiziario. La problematica attuale deriva dall’aggiudicazione all’asta giudiziale del capannone di via Gramadora a Villa Selva, storica sede della Falber, da parte della società Ceracarta e della conseguente richiesta all’ufficiale giudiziario del rilascio coattivo dell’immobile attualmente occupato dall'azienda di abbigliamento di alta moda che occupa oltre 30 lavoratori.
 
Spiega una nota della Prefettura: “All’esito dell’incontro, è stato raggiunto un accordo che contempera le esigenze produttive della Falber Project - che potranno  proseguire  per  qualche mese,  così  salvaguardando  le maestranze impiegate nell’azienda per la produzione di capi d’abbigliamento, che si trasferiranno successivamente in altro sito produttivo di Forlì - e  le altrettanto importanti  esigenze di investimento della società Cercacarta, che potrà, alla data del 31 agosto rientrare in possesso del capannone di sua proprietà, in tal modo assicurando gli sviluppi dei propri investimenti, che prevedono a loro volta l’occupazione di altri lavoratori”.

LA SODDISFAZIONE DEI SINDACATI - “Durante questo primo incontro non e stato possibile raggiungere una soluzione condivisa anche se si intravedevano degli spiragli positivi; prima di sciogliere la seduta. Infatti come OO.SS. Abbiamo chiesto alle Istituzioni di continuare a lavorare per trovare una mediazione che ci sembrava possibile, per quanto complicata, al fine di salvare l'occupazione di una qualificata forza lavoro diversamente in pericolo, pur nella tutela del nuovo progetto industriale, che in quel sito ha investito per un potenziamento della sua Azienda. Adesso dobbiamo continuare a confrontarci con l'Azienda Falber Projet per analizzare il nuovo progetto industriale, la continuità occupazionale, il rispetto dei Contratti di Lavoro”.

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