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Cronaca

Per evitare l'espulsione si provoca la febbre: scatta il protocollo coronavirus

Protagonista in negativo un 26enne marocchino non in regola con le norme sul soggiorno, accompagnato martedì dalla Polizia di Stato di Forlì al Centro di Permanenza e Rimpatrio "Brunelleschi" di Torino

Ha fatto di tutto per sottrarsi all'espulsione. Riuscendo persino ad alterare la propria temperatura corporea, attivando i sanitari che lo hanno sottoposto al tampone per verificare l'eventuale positività al nuovo coronavirus. Test risultato negativo. "Protagonista" un 26enne marocchino non in regola con le norme sul soggiorno, accompagnato martedì dalla Polizia di Stato di Forlì al Centro di Permanenza e Rimpatrio "Brunelleschi" di Torino per essere espulso dal territorio nazionale. Gli agenti di scorta, pur nel delicato momento attuale per l’allarme legato alla diffusione del coronavirus, senza farsi intimorire né perdere il controllo della situazione, hanno portato a termine l’espulsione, allontanando una persona pericolosa dal nostro territorio.

L'individuo

L'extracomunitario, entrato in Italia nel 2016 con un regolare visto per lavoro stagionale, si era trattenuto irregolarmente sul nostro territorio, rendendosi responsabile di reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Il 30 dicembre 2017 era stato infatti arrestato in flagranza, insieme ad altri connazionali, e condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Collocato agli arresti domiciliari il 31 gennaio 2018 da un parente, al termine della pena è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione della Questura dove, all’esito delle procedure amministrative, è stato munito di decreto di espulsione con trattenimento al “CPR” di Torino, in attesa del rimpatrio in Marocco. 

Lo stato febbrile

Tuttavia, il giovane marocchino, per sottrarsi al rimpatrio, ha prima finto di star male provocandosi conati di vomito, con la classica tecnica delle due dita in bocca. Successivamente, dopo la visita dei sanitari locali che ne hanno certificato lo stato di buona salute, durante il trasferimento a Torino, ha accusato uno stato febbrile. Nelle condizioni date, i medici del Cpr gli hanno negato l’accesso e lo hanno indirizzato verso una struttura ospedaliera del capoluogo piemontese, per sottoporlo a tampone. Il giovane marocchino è risultato negativo al test del coronavirus e pare si sia provocato l’alterazione della temperatura corporea, verosimilmente assumendo tabacco o altre sostanze, dato che la temperatura è oscillata da 38,9 a 37,7 nel giro di pochissimi minuti, avvalorando così l’ipotesi che si trattasse di un'alterazione provocata.
 

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