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Cronaca

Risultava al lavoro, ma era già fuori da ore: denunciati due medici "furbetti del cartellino"

Truffa ai danni dello Stato: è questa l'accusa che viene mossa dalla Procura della Repubblica di Forlì e due medici, dipendenti dell'Ausl Romagna

Truffa ai danni dello Stato: è questa l'accusa che viene mossa dalla Procura della Repubblica di Forlì e due medici, dipendenti dell'Ausl Romagna, in servizio all'infermeria del carcere di Forlì. E' stato recapitato in questi giorni l'avviso di conclusione delle indagini, che chiude l'inchiesta nei confronti di due medici, di 60 e 63 anni, per delle timbrature fasulle negli scorsi mesi di aprile e di maggio. In due occasioni, infatti, sarebbero state rilevate timbrature non corrispondenti all'effettivo orario di lavoro dei "furbetti del cartellino".

In particolare, nello scorso aprile il medico 60enne sarebbe risultata uscita dall'infermeria alle 22,30 - secondo i tabulati amministrativi -, eppure nel registro della portineria avrebbe lasciato il carcere alle 19,30, vale a dire ben tre ore prima. Nel secondo caso, invece, il mese successivo, sempre lo stesso medico avrebbe lasciato il carcere alle 20,10 quando invece la timbratura risulta alle 22,30, quindi avrebbe lasciato il posto di lavoro più di due ore prima. Per questo secondo episodio è finito nei guai l'altro medico che, secondo le accuse, mosse dal procuratore capo Sergio Sottani, avrebbe effettuato la timbratura al posto del collega.

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