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Cronaca Civitella di Romagna

"Chi non ama le trattorie, non ama l'Italia": lo storico ristorante riapre nel segno della tradizione

"Da Piseppo": saranno Filippo Leoni e Chiara Vitali al timone della storica trattoria-pizzeria in centro a Civitella. Il sapore delle mille cucine di territorio, la fragranza della pizza fatta come si deve e l’orgoglio di servire buoni vini locali, concepiti da bravi vignaioli artigiani. 

Una tradizione lunga oltre 44 anni. Era infatti il lontano 1979 quando le sorelle Mara e Mirella Leoni e il marito di quest'ultima, Renato, meglio noto in tutta la val Bidente come 'Piseppo' decidevano di aprire una trattoria pizzeria nel centro storico di Civitella: "La Primula Rossa". Da quel momento il locale, poi spostatosi da via Garibaldi a piazza XXV Aprile, o come dicono gli anziani del paese "in t'la piàza dé marché", è diventato un punto di riferimento della ristorazione nella val Bidente per decenni.

Una tradizione di famiglia, quella della famiglia Leoni: perché quando nel 2007 Mirella e Piseppo, vera e propria istituzione di Civitella con la sua immancabile lunghissima barba grigia, decisero di farsi da parte, subentrarono la figlia Federica e il compagno Cristian. Fino ad oggi, dove al timone dello storico locale entrano l'altro figlio Filippo e la fidanzata Chiara: addio al nome "Primula Rossa", si chiamerà infatti proprio "Da Piseppo"

"Il solo pensiero che l'attività di famiglia potesse essere venduta non mi ha fatto esitare nemmeno un istante - dice Filippo Leoni, 36 anni, che da tempo è il responsabile della tenuta vinicola Pertinello di Galeata - Avevo già deciso. Il fatto di avere Chiara al mio fianco ha facilitato le cose, perché da solo sarebbe stato quasi impossibile". 

Quando aprirete?
La data di  inaugurazione è venerdì 21 aprile alle 19.00, ci sarà musica dal vivo con "Gli sgumbjé ad Zivtéla", sarà presente anche il sindaco Claudio Milandri: all'inaugurazione non è necessaria la prenotazione. Saremo aperti tutti i giorni (mercoledì escluso) dalle 11 alle 24, orario continuato. Pranzi, cene e merende: come quelle di una volta.

Che tipo di cucina farete?
Riapriremo la cucina dopo tanti anni. Negli ultimi anni, infatti, Federica e Cristian avevano optato per la sola pizzeria. E' una bella sfida , ma veramente necessaria. La Romagna è questa, non possiamo perdere le nostre tradizioni. Proprio per questo, come detto, inseriremo la merenda, che si potrà fare tutto il giorno , come si è sempre fatto da queste parti. Si potranno fare aperitivi ed acquistare anche qualche prodotto tipico del territorio come vino, olio, birra e miele. È già stato stilato un programma da maggio a dicembre di degustazioni di vini. La pizzeria, super collaudata, resterà come prima: alla 'pala' ci sarà Cristian. Mia sorella Federica sarà in cucina guidata per qualche mese dallo chef Ronny, una garanzia. Ma vogliamo dare spazio anche ai giovani: ci saranno Nicole, sempre in cucina, e Francesco al bar. Io e Chiara ci occuperemo della sala.

Ci sarà spazio anche per Mirella e Renato?
C'è sempre bisogno della mamma, lo spazio per Mirella ci sarà di certo. E speriamo ci possa dare una mano anche Piseppo, sarebbe davvero fantastico rivederlo all'opera: per noi e per tutta la sua Civitella.

Nell'epoca dei ristoranti stellati e della cucina gourmet, avete deciso per una trattoria-pizzeria. Perché?
A volte i pregiudizi suggeriscono delle false gerarchie, e così capita spesso che le trattorie e le pizzerie vengano troppo poco considerate dagli intenditori. Noi invece abbiamo sempre parteggiato per questo genere di locali, li abbiamo frequentati e continueremo a farlo, poiché pensiamo che chi non ama le trattorie e le pizzerie, non ama l'Italia. La storia enogastronomica del nostro Paese passa soprattutto attraverso il sapore delle mille cucine di territorio, la fragranza della pizza fatta come si deve e l’orgoglio di servire buoni vini locali, concepiti da bravi vignaioli artigiani. 

Filippo, ti dedicherai esclusivamente al ristorante?
No, io lavoro al Pertinello e non ho la minima idea di mollare. Il mondo del vino è la mia passione e la mia vita. Cercherò di farlo coesistere con il mondo della ristorazione, non dovrebbe essere così complicato: farò di tutto perché accada. Chiara, invece, ha 33 anni e lavora nell'azienda di famiglia a Cesena. Lei sì che invece mollerà tutto per venire a Civitella: è coraggiosa e un po' pazza, in realtà lo siamo un po' tutti e due.

Cosa vi aspettate da Civitella e dalla Val Bidente?
Il progetto è voluto anche per cercare di dare un segnale ed un'immagine bella e giovane alla valle del Bidente. Negli ultimi tempi ci si sta muovendo bene in vallata per quanto riguarda il mondo della ristorazione e dell'enogastronomia: penso al progetto del birrificio Mazapégul, a Rosso Bistrot e a Cocker a Santa Sofia, solo per citarne alcuni. C'è un bel fermento, vogliamo tenere viva la val Bidente. Ci auguriamo che la gente abbia pazienza di comprendere tutti gli errori che faremo i primi tempi, faremo del nostro meglio. Infine vorrei ringraziare tutti gli amici e professionisti, su tutti Francesco e Charles, che in questi mesi ci stanno dando una mano: sono stati davvero tanti e indispensabili. Senza di loro non sarebbe stato possibile fare tutto ciò che abbiamo fatto in questi 3 mesi di lavori.

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