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Incendio all'aeroporto di Catania, disagi per i passeggeri: cancellati i voli anche dal Ridolfi

La chiusura dello scalo di Catania ha causato la cancellazione di numerosi voli in tutt'Italia, compresa Forlì

Voli cancellati per e da Catania. Le cause sono da attribuire ad un incendio di vaste proporzioni che ha interessato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì lo scalo siciliano, che resterà chiuso fino a mercoledì alle 19. Ovviamente sono stati cancellati i voli di collegamento tra il "Ridolfi" di Forlì e il "Vincenzo Bellini". Come riportato da CataniaToday, la prima chiamata di soccorso è giunta alla sala operativa del comando dei vigili del fuoco alle ore 23,29. Le fiamme si sarebbero propagate dal piano inferiore per poi arrivare al terminal partenze dell’edificio centrale. Tra i passeggeri e il personale dell'aeroporto si è scatenato il panico per via del molto fumo diffusosi nello scalo. Non si sono comunque registrati feriti. I voli sono stati dirottati su altri aeroporti dell'Isola. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro nell'aerostazione, tuttora invasa dal fumo, per le ultime operazioni di bonifica e per risalire alle cause del rogo. Al momento sono sette gli aeromobili fermi nell'aeroporto di Catania. L'incendio è stato circoscritto e spento alle ore 00.50, ma l'aerostazione è stata invasa dal fumo. Sono sette gli aeromobili fermi nell'aeroporto di Catania, le cui operazioni di volo resteranno sospese fino alle 14 del 19 luglio. Resteranno a Catania sino a quando lo scalo non diventerà operativo. 

VOLI CANCELLATI PER CATANIA - Cosa fare per non perdere il viaggio

L'avvocato del Foro di Catania Marco Cigna, socio-fondatore dell'associazione a tutela dei viaggiatori "Centro consulenza consumatori", ha precisato a CataniaToday in un articolo a firma di Daria Raiti che "non essendo il vettore aereo responsabile del disservizio non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri. E' però possibile richiedere il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata". "E', quindi, rimbrosabile il danno supplementare - continua il legale - Ad esempio le spese che si sostengono per il noleggio auto, eventuali biglietti del treno o biglietto aereo alternativo nel caso in cui la compagnia aerea non abbia provveduto a fornire tutta l’assistenza prevista, in attesa di una soluzione alternativa o di un volo ritardato". "E', pertanto, consigliabile contattare la compagnia aerea attraverso il portale web o il numero verde e cancellare i voli in questi tre giorni di chiusura dell'aeroporto - conclude l'avvocato Cigna - Qualora il passeggero, avendo ricevuto la comunicazione del disagio, decida di non accettare la riprotezione perchè nei giorni successivi alla data di viaggio programmato, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con un'altra compagnia per raggiungere la propria destinazione. Diventa però fondamentale conservare tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l'acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta prefissata e, naturalmente, dovrà poi essere presentata la prenotazione originale del volo aereo da Catania".

"Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il Regolamento 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero - viene spiegato da ItaliaRimborso -. Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione del disagio, è libero di non accettare la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla di viaggio desiderato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con altra compagnia in altro scalo e quindi prendere un mezzo pubblico o un taxi per raggiungere Catania. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo per Catania, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta inizia prefissata".

"Tutto ciò è necessario per richiedere il rimborso delle spese extra - viene illustrato -. Il vettore aereo può, di comune accordo con il passeggero, decidere di operare il volo, dirottandolo in un altro aeroporto. È comunque onere della compagnia aerea fornire assistenza per raggiungere lo scalo di Catania. Anche in questo caso, qualora ciò non avvenga, il viaggiatore può sostenere costi per mezzi pubblici o taxi per raggiungere l’aeroporto di Catania, chiedendo successivamente il rimborso al vettore aereo". “I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via dell’incendio all’aeroporto di Catania - dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso -, possono seguire quanto disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il rimborso di tutti costi sostenuti per raggiungere Catania. Attenzione, le spese sostenute devono essere ragionevoli. I viaggiatori possono fare richiesta direttamente alla compagnia aerea”.

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