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Cronaca

Irregolarità nel commercio: introdotta la diffida amministrativa

Tale procedura è prevista solo per alcuni settori di attività, quali il commercio, la somministrazione, l'artigianato di servizio, il divieto di fumo e per le violazioni previste da regolamenti o ordinanze comunali

La “Diffida Amministrativa” è un nuovo strumento introdotto dalla Legge Regionale attraverso il quale i corpi di Polizia Municipale potranno instaurare un nuovo tipo di rapporto con commercianti, titolari di esercizi pubblici e artigiani e il consiglio comunale di Forlì è stato il primo in Emilia Romagna ad adottare la delibera che vi dà attuazione. Secondo la nuova procedura, infatti, nei casi previsti dalla normativa e a fronte di irregolarità riscontrate come prima misura verrà adottata la diffida, cioè l’invito formale, riportato sul verbale di ispezione, a sanare una posizione irregolare entro un preciso limite di tempo.

Tale procedura è prevista solo per alcuni settori di attività, quali il commercio, la somministrazione, l'artigianato di servizio, il divieto di fumo e per le violazioni previste da regolamenti o ordinanze comunali, così come indicato dalla Regione. Da essa sono escluse le attività svolte senza autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato. In pratica la Diffida deve essere applicata alle irregolarità gestionali ma non per violazioni gravi quali l’abusivismo. Ad esempio, la Diffida sarà applicata nel caso della verifica rispetto alla recente ordinanza che impone il decoro delle vetrine dei negozi sfitti.

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