rotate-mobile
Cronaca

La vita ai tempi del Coronavirus - "Tutto è immobile, come in uno scatto", "Sembra di vivere in una serie Tv"

"Non poter abbracciare nonni, amici, persone a me care, in questo momento mi fa sentire vuota e triste. La cosa certa è che siamo tantissimi in questa situazione"

Per inviare un testo (meglio se con foto): redazione@romagnaoggi.it - indicare la città


Sono qui, in casa, e guardo dalla finestra. 
È una domenica di sole, il cielo è di un azzurro limpido e intenso, nemmeno una nuvola ad oscurarlo. 
È metà marzo, e la primavera fa ormai capolino: si sente il cinguettio vivace dei passerotti, i fiori sbocciano nei giardini, le piante sono fiorite. Eppure, non è una domenica qualsiasi...la strada è deserta, non ci sono passanti, né auto. 
Il gatto, in cortile, ha avvistato un merlo: rimane in agguato per qualche secondo, poi scatta all'inseguimento, tentando, invano, di catturarlo. 
È l'unico movimento che percepisco. 
Per il resto, tutto è immobile, come in uno scatto. 
Non tira nemmeno un po' di vento che muova le foglie. 
No, non è una domenica qualsiasi...è il primo fine settimana post-decreto, è la prima domenica del "io resto a casa", è la prima domenica della quarantena. 
"Quarantena"...mai avrei immaginato di scrivere o pronunciare questa parola nel 2020 collegandola alla nostra quotidianità. 
Certe cose le si vede nei film, e mai si pensa possano capitare così, all'improvviso, nelle nostre vite. 
Ma è capitato. 
Sono sempre stata una persona che ama socializzare, ma a cui non dispiace la solitudine, anzi.
Ho da sempre, e mi piace conservare, il mio lato solitario, più introverso, riservato. 
In questo contesto, però, non posso fare a meno di sentirmi piccola, spaesata... e sola. 
Più di tutti, il fatto di non potersi abbracciare, la paura di toccarsi, del contatto, sta diventando quasi insopportabile e straziante, e non ricordo di essermi sentita così prima... 
Non poter abbracciare nonni, amici, persone a me care, in questo momento mi fa sentire vuota e triste. 
La cosa certa è che siamo tantissimi in questa situazione, e, in un momento così delicato, mi rendo conto dell'unica cosa che non devo, e che non dobbiamo, perdere: la speranza. 
Se da una parte la malinconia tende a pervadere, dall'altra la cosa importante, anche se è difficile, è rimanere positivi, e non perdere la propria forza interiore. 
Se rimaniamo uniti, seppur nella distanza, osservando le regole e stando attenti, ognuno nel nostro piccolo, sicuramente si tornerà al più presto alla normalità, alle proprie abitudini di sempre.
E il sole tornerà a splendere e sarà più caldo, e il cinguettio degli uccelli sarà più allegro, e il cielo sarà di un blu perfetto e assoluto. 
E potrò, e potremo, tornare finalmente ad abbracciare, a stringere e a baciare. 
E sarà bellissimo.

Federica - 31 anni - Forlì 

---

Il vento oggi scuote gli alberi, tutto è verde intorno, lo "guardo", ma non lo "vedo"...
Un giorno mi avrebbe riempito il cuore di gioia, non ora, non in questo periodo.
Le strade sono deserte, qualcuno passa stretto nella propria mascherina, impaurito e frettoloso, con la spesa in mano.
I supermercati sono quasi vuoti, ognuno col volto coperto, diffidente verso il prossimo.
Vedo un'amica, non posso che salutarla da lontano.
Un giorno cambierà.
Coperti dalla mascherina ci è negato pure un sorriso.
Facciamoci forza, mi dico...passerà...
Sembra di vivere dentro alla serie TV "I sopravvissuti" degli anni '70.
E' realtà purtroppo e la stiamo vivendo.
Chiedo aiuto a mia nonna Nerina, se da lassù può fare qualcosa per tutti, nessuno escluso.
Mi guardo allo specchio e mi dico che ce la farò.
Lo prometto ai miei cari e si sa: le promesse vanno sempre mantenute!.
Siamo tutti "mascherati" ma purtroppo il carnevale è passato...non è uno scherzo, non si scherza.
Restiamo tutti uniti, amiamoci ancora di più l'uno con l'altro, ringraziando tutti coloro che svolgono il loro lavoro nella società.
Dottori, infermieri, operatori sanitari ecc...che assistono gli ammalati; forze dell'ordine che guidano e dirigono la società per il meglio; camionisti impegnati nel trasporto di beni primari; pizzaioli che consegnano pizze a domicilio facendoci sentire ancora "vivi"; fattorini della spesa, che aiutano gli anziani in questo periodo difficile ad avere un supporto; postini, che consegnano messaggi ad amici e parenti; youtubers che, con la loro compagnia virtuale, riescono a farci ridere e sopportare meglio il silenzio e la solitudine, ecc. ecc. ecc...
Un grazie a tutti coloro che si impegnano al meglio a far passare questa "pandemia" anche solo semplicemente "restando a casa".
Amiamo gli animali, non abbandoniamoli mai, loro sono parte della nostra vita e solo chi perde l'"anima" può fare un gesto simile e senza anima non siamo più nessuno.
L'"anima" è la nostra "dignità".
Amore, anima, dignità, rispetto...tutto ciò può salvarci...solo questo...
Il rispetto verso ogni forma di vita, verso tutto e tutti, col cuore.

Arianna - 51 anni - Forlì

La vita ai tempi del Coronavirus - Il diario dei nostri lettori

Vuoi raccontarci la tua storia? Mail a redazione@romagnaoggi.it - indicare la città

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La vita ai tempi del Coronavirus - "Tutto è immobile, come in uno scatto", "Sembra di vivere in una serie Tv"

ForlìToday è in caricamento