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Cronaca

La vita ai tempi del Coronavirus - Una dipendente di un market spiega tutti i comportamenti sbagliati dei clienti

Ho letto della vostra iniziativa ed eccomi a raccontare la mia esperienza personale e il mio vivere questa emergenza sanitaria mondiale. Sono una quarantenne, dipendente di un supermercato,mamma di un bimbo di 3 anni

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Ho letto della vostra iniziativa ed eccomi a raccontare la mia esperienza personale e il mio vivere questa emergenza sanitaria mondiale.
Sono una quarantenne, dipendente di un supermercato, mamma di un bimbo di 3 anni, con genitori "fragili" . Questi giorni, queste settimane, stanno assumendo caratteri noir, ho l'impressione di vivere un grande e spaventoso incubo. La paura dell'essere  a rischio contagio e di poter essere a mia volta portatrice del virus è devastante. Mi ritrovo ogni giorno a dover indossare una divisa, una mascherina e iniziare un turno lavorativo dove so già che dovrò in ordine:

*Monitorare  costantemente la situazione 
*Spiegare alle persone l' importanza dei guanti e della mascherina
*Fare capire che non si viene in due a far la spesa (i furbi prendono un carrello ed un cestino per 'farla franca' )
*Che le regole che stiamo applicando sono semplicemente il rispettare i decreti legge imposti dal Governo e non per iniziativa personale
* Subire la maleducazione dei clienti (insulti, minacce e quant'altro)
*Essere costantemente sul chi va là per tutta la durata del turno

Insomma,quando inizio il turno, mi sembra di dover "andare in battaglia" , la situazione è molto stressante e pesante perché le persone, alcune persone, non hanno il minimo rispetto per noi lavoratori né tantomeno per il bene comune. Senza mascherina, senza guanti ,in due a far la spesa, vengono in negozio tutti  i giorni per acquistare 2/3 articoli, alcuni vengono più volte al giorno. Io non dico di fare una spesa da 150€ , anche perché alcuni, forse troppi in questo contesto sociale/economico non ne hanno nemmeno l' opportunità, ma di far sì che la spesa sia sufficiente per 4/5 giorni credo sia fattibile.

Invece ci ritroviamo con la situazione descritta sopra, siamo diventati il 'parco giochi' per molti, la scusa per la passeggiata quotidiana...
Non capiscono (o meglio fanno finta) che così,  non solo non rispettano le normative (atto gravissimo e punibile con sanzioni/denunce), così facendo, mettono a repentaglio la loro incolumità e soprattutto quella dell'intera comunità. Credono di essere furbi e prendere in giro noi tutti, questo è molto molto avvilente. Mi scuso per lo sfogo,ma credo che le persone debbano sapere che il loro menefreghismo mi ferisce nell'animo. Stanca di lottare contro il virus più grande, l'ignoranza!

Spero che il buonsenso prevalga e che magari attività commerciali in collaborazione con il  Comune possano trovare un sistema di monitoraggio (C.F, Tessere spesa per nucleo familiare da timbrare etc...) per gestire al meglio la situazione. Il mio è uno sfogo, ma anche un invito, rispettate le normative e soprattutto le persone! Vi Ringrazio per il vostro lavoro,per le belle iniziative che ogni giorno portate avanti,per il contributo non solo giornalistico che state dando alla nostra amata Forlì.

Una forlivese


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