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La manifestazione / Meldola

"Nessuno può salvarsi da solo": a Meldola la prima marcia della pace nel ricordo dei caduti di guerra e Papa Benedetto XV

Il corteo, con al centro una gigantesca bandiera della pace sorretta dai giovani, assieme alla luce di Betlemme, simbolo di pace e fratellanza fra i popoli, è partito da piazza Saffi

Domenica scorsa si è svolta la prima Marcia della Pace promossa dalla Comunità Cristiana Cattolica Meldolese e dal Comune di Meldola, guidata dal Parroco don Enrico Casadio e dal sindaco Roberto Cavallucci. Il corteo, con al centro una gigantesca bandiera della pace sorretta dai giovani, assieme alla luce di Betlemme, simbolo di pace e fratellanza fra i popoli, è partito da piazza Saffi e percorrendo via Roma è giunto sotto il loggiato comunale, dove si sono svolti interventi e testimonianze accompagnati da canti religiosi, melodie di pace e preghiere oltre che dalla lettura del messaggio papale e da momenti di raccoglimento e silenzio per ricordare i Caduti in guerra e la morte del Papa emerito Benedetto XVI.

Si sono susseguite le testimonianze di Romano Paglia,  Presidente della Croce Verde Bidente, che ha ricordato la popolazione ucraina, di Zinab in rappresentanza della comunità marocchina musulmana, di Samuele Branchetti del Circolo Acli, di Padre George della Comunità romena. Simbolicamente è stato consegnato al sindaco il messaggio di Papa Francesco per la 56° giornata mondiale della pace dal titolo “Nessuno può salvarsi da solo". La manifestazione si è conclusa con un grido al cielo, elevato a squarciagola dai tanti presenti "Viva la pace” come augurio e come messaggio di speranza per tutti. Infine la messa nella collegiata di S. Nicolò con le autorità e i rappresentanti delle Associazioni presenti.

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