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Cronaca

Maturità, la Cisl contro l'esame 'ridotto' per gli alluvionati: "Si doveva lasciare autonomia alle scuole"

"Sarebbe stato diverso e più adeguato dare alle singole scuole, nell'ambito della loro autonomia, la possibilità di scegliere, qualora ve ne fosse stato bisogno, una semplificazione o una valutazione diversa, esaminando attentamente ogni singolo caso"

A ormai pochi giorni dall'esame continua il dibattito sull'esame "ridotto" per i comuni alluvionati come Cesena. Uno studente del Monti chiede lo stop a polemiche e petizioni. Si prevede solo una prova orale, nettamente contraria la Cisl Romagna: "Dopo l'annuncio del 23 maggio del Ministro Giuseppe Valditara riguardante la possibilità di semplificazioni degli esami conclusivi per le zone colpite dall'alluvione, siamo stati sorpresi dall'uscita del Decreto Legge 61 l'8 giugno, proprio in prossimità degli esami di stato. Si tratta di un provvedimento che è stato emanato inaspettatamente, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali. È un provvedimento inopportuno e forzato che, anziché essere d'aiuto, mette in difficoltà e mette in discussione tutto il lavoro già svolto, obbligando docenti e studenti a una riorganizzazione in tempi estremamente ristretti. Questa non era certamente la modalità corretta per affrontare la situazione".

"Sarebbe stato diverso e più adeguato dare alle singole scuole, nell'ambito della loro autonomia, la possibilità di scegliere, qualora ve ne fosse stato bisogno, una semplificazione o una valutazione diversa, esaminando attentamente ogni singolo caso. Non siamo più nel periodo dell'emergenza Covid, in cui l'emergenza riguardava tutti indiscriminatamente. Ci sarebbe stata la necessità di una valutazione più accurata, un'analisi dettagliata per comprendere dove si concentravano le criticità, lasciando sempre e comunque alle scuole la possibilità di decidere gli interventi che eventualmente avrebbero potuto essere effettuati, nel rispetto del lavoro di tutti, con particolare attenzione agli studenti. L'obiettivo sarebbe stato quello di garantire che l'anno scolastico potesse concludersi in modo soddisfacente e nel migliore dei modi", dettaglia il sindacato.

"La Cisl Scuola Romagna si dichiara fortemente contraria a questo provvedimento affrettato e chiede al Ministero dell'Istruzione di riconsiderare la decisione, coinvolgendo le organizzazioni sindacali nel processo decisionale. La nostra priorità è tutelare il diritto allo studio degli studenti e garantire il rispetto del lavoro svolto dalle scuole colpite dall'alluvione, che si sono adoperate con impegno e dedizione per affrontare le difficoltà che si sono presentate lungo il percorso".

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