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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Si licenzia e accende l'insegna della sartoria nel quartiere alluvionato: “Un segno di rinascita dopo tante chiusure”

Ha aperto i battenti una nuova attività artigianale specializzata nella creazione di abiti: “Un mestiere artigianale che rischia di scomparire”

Tante le attività commerciali che, in uno dei quartieri più flagellati dall’alluvione, hanno dovuto abbassare le saracinesche. Alcune si sono trasferite in altre zone della città, altre hanno chiuso definitivamente i battenti. Ma c’è chi, andando “controcorrente”, ha invece deciso di investire dove le piogge di maggio hanno lasciato ferite profonde, per riportare colore e vivacità in una zona molto popolata della città. Ed è proprio alla Cava che, da pochi giorni, ha inaugurato una nuova sartoria, "Felicità su misura", specializzata nella creazione di abiti originali. Un mestiere artigianale, quello della sartoria, che rischia oramai di scomparire, che sfida il tempo e non si arrende alle produzioni standardizzate su larga scala.

“Qui molti negozi hanno chiuso - dice la titolare, Anca Maria Luminita - e quindi ho deciso di aprire l’attività per contribuire a ripopolare il quartiere dopo tutto quello che è successo con l’alluvione di maggio”. Di origini rumene, residente a Forlì da dieci anni, Anca Maria è mamma di Davide, 13 anni, e di Jonathan, che di anni ne ha 8, per i quali ha allestito nel retro del negozio uno spazio dedicato al “doposcuola”, con tanto di giochi, poltroncine e tavoli dove fare i compiti del pomeriggio. “In questo modo posso lavorare e stare con loro, diversamente non sarebbe stato possibile”, dice.

Con una lunga esperienza in ambito sartoriale, la titolare ha lavorato in passato per il marchio Luxury Living, nel settore dell’arredamento, e in un maglificio dal quale si è licenziata per lanciarsi in questa nuova avventura. “Cucire è la mia passione - dice - e sono specializzata nella creazione di capi di abbigliamento, giacche, pantaloni, cappotti, e mi piacerebbe creare un mio brand e una linea personale”.

Uno spazio speciale è riservato al “riciclo” degli abiti, quelli che spesso restano confinati nell’armadio, ma che potrebbero tornare a nuova vita. “Vorrei dedicare un giorno alla settimana a quei capi di abbigliamento di cui spesso ci dimentichiamo, per riadattarli e renderli attuali - spiega -. Anche il riciclo è importante, perché certi tessuti di un tempo non esistono più”.

 In tanti in questi giorni sono andati a trovarla nel nuovo punto vendita, che rappresenta anche un segno di rinascita di cui il quartiere ha certamente bisogno.  “Oggi la società ci impone misure che non sempre è possibile rispettare - dice Anca Maria -. Non siamo nate modelle, ogni persona è unica e per ogni persona c’è un abito. Ecco perché per la mia attività ho scelto il nome ‘Felicità su misura’, perché con i miei abiti spero di rendere felici molte persone”.
 

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