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Alluvione e danni

Nel fango scompare una parte della storia della città: "Serve un'unità di lavoro specializzata"

Le fotografie circolanti sui social mostrano una totale devastazione degli ambienti, i cui materiali sono stati anche in parte spinti all’esterno dalla forza dell’acqua che li ha travolti

Desta grande preoccupazione l’allagamento dei depositi comunali di via Asiago. Le fotografie circolanti sui social mostrano una totale devastazione degli ambienti, i cui materiali sono stati anche in parte spinti all’esterno dalla forza dell’acqua che li ha travolti. "In quei depositi si conserva l’archivio di deposito e corrente comunale dal 1958 - ricorda Italia Nostra -. Qui sono anche fondi bibliotecari cittadini, i periodici spenti e i depositi dei Musei, ovvero gran parte del Museo del Risorgimento, tutta la gipsoteca, parte dei materiali del Museo archeologico, i disegni dell’architetto Emilio Rosetti, botteghe del Museo etnografico, donazioni varie, preziose e uniche testimonianze del nostro passato".

"Di fronte a una tale devastazione chiediamo al Comune di mettere in campo tempestivamente un’unità di lavoro specializzata nel recupero di tali preziose testimonianze, come fu fatto per l’alluvione di Firenze, d’intesa con il Ministero della Cultura, il Segretariato Regionale e la Soprintendenza, con il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna e con tutte le realtà, anche locali, qualificate in tali interventi, prosegue la Sezione di Forlì di Italia Nostra, "si rende disponibile con le proprie competenze per contribuire in questa corsa contro il tempo al salvataggio di importanti brani della storia della città che rischiano di essere perduti per sempre".
 

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