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Cronaca

Si "dimenticava" di dichiarare il reddito, idraulico finisce nei guai

Si “dimenticava” di presentare la dichiarazione dei redditi. Un idraulico è stato stanato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì

Si “dimenticava” di presentare la dichiarazione dei redditi. Un idraulico è stato stanato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì a seguito di un’articolata indagine. L’artigiano effettuava la propria attività in completa evasione pur essendo abilitato agli interventi di controllo e revisione delle caldaie per il riscaldamento domestico con il controllo dei fumi, e a interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

Per le prestazioni venivano rilasciati i prescritti documenti fiscali, ricevute e fatture che permettevano al cliente di beneficiare di sgravi impositivi attraverso deduzioni nella dichiarazione dei redditi, nonché i cosidetti “bollini calore pulito”. Per questi motivi l’idraulico era molto attento al rispetto delle regole con i propri clienti, ai quali  prontamente rappresentava che doveva assolutamente emettere i documenti fiscali e per questo era costretto a mantenere le tariffe secondo determinati parametri che gli derivavano dagli studi di settore; inoltre, non poteva effettuare ulteriori sconti per questioni legate, a suo dire,  al versamento dell’Iva.

Peccato, però, che non fosse altrettanto ligio nei confronti dell’amministrazione finanziaria, forse un po’ pigro, tanto da dimenticarsi completamente di presentare le dichiarazioni e di effettuare i vari versamenti di imposte. Insomma, era anche lui un evasore totale, completamente sconosciuto al fisco. Durante la perquisizione domiciliare, che era anche la sede dell’attività,  è stata scoperta una contabilità in nero molto dettagliata, un vero e proprio archivio gestionale dei clienti contenuto in un personal computer con file e cartelle ove  venivano rendicontati e riepilogati con cura tutti gli interventi.

Inoltre, i militari hanno anche rinvenuto numerosa documentazione bancaria, riferita alle varie attività che effettuava con i rispettivi incassi e bonifici bancari (peraltro prevista dalla normativa per le ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica). Attraverso l’attento esame della documentazione, le dichiarazioni dei clienti e l’incrocio con le risultanze degli accertamenti bancari, i militari sono riusciti a ricostruire l’intero volume d’affari del soggetto, al quale è stata contestata la mancata dichiarazione di elementi positivi per 315.000 euro e iva evasa per circa 65.000 euro.

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