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Coronavirus, l'approfondimento

Over 50 senza vaccino, dal primo febbraio scattano le sanzioni: ecco quanti sono in città a rischio multa

Che cosa accadrà a questa platea di non vaccinati? Secondo quanto riporta l’agenzia Dire il metodo è ben definito

Sono circa 4.800 i cittadini residenti a Forlì che a partire da martedì (1 febbraio) sono a rischio multa. A fronte dell’entrata in vigore, a partire dal primo febbraio, dell’obbligo vaccinale per tutti gli Over 50, chi non ha rispettato la norma può essere soggetto alla multa da 100 euro una tantum decisa dal governo. Secondo i dati (al 24 gennaio) diramati dall’Ausl Romagna il 12% della fascia 50-59 anni non ha effettuato il vaccino (circa 2.200 cittadini), idem per il 10% della fascia 60-69 (circa 1.400 cittadini), e ancora l'8% della fascia over 70 (circa 1.200 cittadini). Le sanzioni totali sfiorerebbero così il mezzo milione di euro.

A chi il compito di sanzionare

Che cosa accadrà a questa platea di non vaccinati? Secondo quanto riporta l’agenzia Dire il metodo è ben definito. Le sanzioni verranno recapitate direttamente ai cittadini da Ader (l’Agenzia delle entrate per la riscossione), l’ente pubblico autonomo collegato all’Agenzia delle entrate, che però svolge le funzioni esattoriali di quella che un tempo era Equitalia. Sarà pari a 100 euro l’importo della sanzione di cui si occuperà Ader, che svolgerà a tutti gli effetti un ruolo di postino: i dati anagrafici e l’indirizzo di residenza del cittadino da sanzionare verranno infatti forniti all’ente dal ministero della Salute, che a sua volta avrà i nominativi dalla Sogei, società informatica partner del Mef la quale, attraverso le tessere sanitarie, è in grado di determinare i cittadini senza vaccino ed incrociare questi dati con i codici fiscali.

Quando arrivano le multe

L’Ader invierà dapprima una segnalazione al cittadino ancora inadempiente a partire dal 1° febbraio, il cittadino avrà però dieci giorni di tempo per comunicare all’Azienda sanitaria locale competente territorialmente che ha, eventualmente, provveduto alla vaccinazione ma il dato non è ancora aggiornato, oppure che gode di un’esenzione, come previsto dalla circolare del ministero della Salute. Successivamente l’Asl ha dieci giorni per trasmettere al ministero della Salute, e quindi a Sogei, i certificati di esenzioni e, qualora non vi siano motivi ostativi alla vaccinazione, la sanzione viene emessa entro 180 giorni dall’Ader.

Green pass

Da martedì 1 febbraio sarà obbligatorio il green pass (rafforzato con vaccinazione o guarigione da Covid, o base con tampone negativo) per accedere agli uffici pubblici e quindi anche in Comune.L'obbligo è stato introdotto dal Decreto Legge 7 gennaio 2022 numero 1. e, così come da indicazione del legislatore, decorre dal primo febbraio al 31 marzo, e stabilisce che gli utenti dei servizi che intendano accedere agli uffici pubblici dovranno necessariamente possedere ed esibire una delle certificazioni verde Covid-19, tale disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai dodici anni.

Servirà il green pass per andare a ritirare la pensione negli uffici postali, per andare in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette. Le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite - andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia - senza bisogno di esibire il certificato verde. Ma per tutto il resto - sigarette, libri e giornali compresi - servirà il passaporto vaccinale base (che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid, o con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido).

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