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Domenica, 28 Aprile 2024
Diocesi

Parte il cantiere della nuova chiesa dei Servi del Cuore Immacolato di Maria

Per i cinque religiosi di Vecchiazzano, si tratta del coronamento di un sogno: domenica è in programma la posa della prima pietra della nuova chiesa dedicata a “Nostra Signora del Rosario di Fatima”

Sarà il vescovo di Forlì-Bertinoro, Livio Corazza a presiedere la cerimonia di posa della prima pietra della nuova chiesa dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, in programma domenica, alle 17,30, all’Opera “Nostra Signora di Fatima”, a Vecchiazzano. All’evento saranno presenti il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini e il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Maurizio Gardini. Seguiranno un rinfresco per tutti i partecipanti e le autorità locali e alle 18.30 la Santa Messa solenne, presieduta dal vescovo.

“Sono ormai cinque anni che celebriamo in una tensostruttura - dichiara il superiore della famiglia religiosa, padre Daniele Marzotto - e abbiamo necessità di un ambiente più raccolto e decoroso per le funzioni liturgiche, che costruiremo con le offerte delle persone”. Approvato il 13 maggio 1991 dall’allora abate e vescovo di Subiaco, mons. Stanislao Andreotti, l’istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria è approdato ufficialmente a Vecchiazzano nel giugno 2007, prendendo possesso di una casa colonica donata da Linda Pellegrini, per alcuni anni missionaria in Kenya con Annalena Tonelli. La comunità forlivese, oltre che da padre Daniele, è composta dai sacerdoti padre Abram Simpatia, padre Roberto Argnani e padre Luciano Molinaro, nonché dal fratello religioso Maurizio Gianni. Il Messaggio di Fatima e la spiritualità del Cuore Immacolato di Maria, così come è stata rivelata ai tre pastorelli dalla Vergine Maria, rappresentano il nucleo centrale del loro carisma. L’obiettivo, come si legge in rete, “è favorire una nuova evangelizzazione e un rinnovamento periodico e vigoroso della vita cristiana”.

I Servi del Cuore Immacolato di Maria si impegnano, pertanto, a “dare missioni al popolo, privilegiando in esse l’aspetto mariano, ossia presentando agli uomini la funzione materna di Maria, serva del Signore, mediatrice tra Dio e l’umanità, affidando a Lei il loro mandato missionario”. Il tutto attraverso la predicazione e momenti di preghiera quotidiani, culminanti nel Rosario delle 18.30 e nella Messa delle 19. L’Opera Nostra Signora di Fatima si trova in uno spazio verde di circa 3 ettari e mezzo di superficie, parzialmente destinato a coltivazione agricola. In via Borghina, oltre alla casa per i religiosi è attivo un centro di spiritualità con una cappella per la celebrazione eucaristica, nonché un salone multimediale per gli incontri comunitari al piano superiore, intitolato a don Femicelli. Inoltre, con l'aiuto del volontariato è stata ristrutturata la casa colonica adiacente, al fine di ottenere un luogo per il Sacramento della Riconciliazione e gli spazi idonei per i ritiri mensili della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria e per la casa delle suore che arriveranno in futuro. I lavori sono terminati l’1 maggio 2014 con l’inaugurazione dell’Opera.

Circa quattro anni fa, a fianco della residenza è stato allestito un tendone, che ha temporaneamente ampliato la capacità ricettiva del crescente numero di fedeli. Recentemente, nell’ex terreno agricolo è stata realizzata anche una Via Crucis, oltre ad un parcheggio auto e ad un’area giochi per bambini. Il progetto di costruzione della nuova chiesa è stato predisposto dallo studio RGR di Forlì, costituito dagli architetti associati Lorenzo Raggi e Luigi Gardini. In concreto si tratta di demolire alcuni manufatti esistenti, che saranno sostituiti da un’aula liturgica di circa 230 metri quadrati di superficie netta, in grado di contenere (in condizioni normali) duecento fedeli.

La particolarità della chiesa sta nella possibilità di aprire due dei quattro lati, costituiti da vetrate, in modo da consentire nella stagione buona un ulteriore afflusso di persone dal fronte d’accesso principale, rivolto verso via Borghina, e dalla corte laterale. All’interno dominerà la scena una statua della Madonna di Fatima. Si può sostenere la costruzione della nuova chiesa, intitolata a “N. S. Rosario di Fatima”, inviando un bonifico alla Banca di Credito Cooperativo LaBCC, Iban IT52B0854213212000000287395 intestato a Istituto Servi del Cuore Immacolato di Maria, ma anche donando il 5x1000 alla Fondazione Elsa ed Aldo Antognozzi Onlus, C.F. 97604140158. 

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