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Cronaca Forlimpopoli

Torna a Forlimpopoli "Una piega per l'Hospice"

L'intero ricavato sarà devoluto all'Associazione Amici dell'Hospice di Forlimpopoli. L'iniziativa, cui tutti sono invitati a partecipare, il 28 febbraio e il 6 marzo, dalle 9 alle 14, nella Sala del Consiglio (interno Rocca) Piazza Fratti Forlimpopoli

Torna anche quest’anno la seguitissima iniziativa “Una piega per l’hospice”. Grazie ad un gruppo di parrucchiere/i, gratuitamente coinvolti nell’iniziativa, le signore potranno usufruire di “una piega” a fronte di un contributo di soli 10 euro. L’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Amici dell’Hospice di Forlimpopoli. L’iniziativa, cui tutti sono invitati a partecipare, il 28 febbraio e il 6 marzo, dalle 9 alle 14, nella Sala del Consiglio (interno Rocca) Piazza Fratti Forlimpopoli. L’Associazione "Amici dell'Hospice" è nata nel maggio 2002 per sostenere l’attività del primo Hospice dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Forlì che si trova nel Presidio Ospedaliero di Forlimpopoli, riconoscendo in esso una risposta essenziale al bisogno di assistenza del malato oncologico. Successivamente, con lo sviluppo più completo della Rete Cure Palliative della stessa Ausl, si è impegnata nel supporto anche del secondo Hospice, situato all’Ente Opera Pia Spedale Zauli di Dovadola, e dell’Assistenza Domiciliare di Cure Palliative (denominata Home Care). Il direttore dell’Unità Operativa Cure palliative è Marco Maltoni. L‘associazione opera per il mantenimento e l’incremento dei servizi offerti dagli Hospice e dalla Rete Cure Palliative, tramite ricerca fondi da erogare in borse di studio e contratti libero - professionali per operatori sanitari che integrino l’equipe dell’Unità Sanitaria Locale. Nel corso dell’evento sarà possibile anche acquistare, sempre con le medesime finalità, le confezioni di biscotti caserecci preparati e confezionati del gruppo volontari del Circolo ARCI di Villa Rotta, e le magliette solidali dell’associazione alla cui realizzazione hanno collaborato due artisti (Mattia Guidazzi e Maria Braghesiu), offrendo la possibilità di riprodurre le loro opere (stampate sulle t-shirt) e il Gruppo Cinghialai di S. Ruffillo che ha sostenuto il costo di produzione di tali t-shirt. 
 

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