rotate-mobile
L'ondata di maltempo

"Abbandonate i piani bassi e interrati, recarsi nei piani alti. La piena attesa tra le 19.30 e le 20.30"

Questo il messaggio del Comune di Forlì, che annuncia "l'onda di piena dalle 19.30 alle 20.30, con alcune zone di sicuro impatto"

"Abbandonate i piani bassi e interrati. Recatevi ai piani alti". Questo il messaggio del Comune di Forlì, che annuncia "l'onda di piena dalle 19.30 alle 20.30, con alcune zone di sicuro impatto". "La situazione di emergenza riguarda in ogni caso tutta la città - viene rimarcato -. I quartieri e gli isolati vicino ai corsi d’acqua sono quelli più a rischio di esondazione. Non uscite assolutamente di casa o da dove vi trovate in questo momento".

Su tutto il territorio Forlivese i fiumi superano i livelli di "soglia 3", con il livello idrometrico destinato ad aggravarsi di ora in ora. Partiamo dal Montone: alle 18.30 il livello idrometrico era di 8,35 metri, oltre la soglia di rossa che scatta a quota 7,5 metri, mentre a Ponte Braldo, a San Martino in Villafranca, alla stessa ora aveva raggiunto i 8,98 metri. Critica la situazione a Castrocaro, dove anche i canali hanno esondato: il fiume ha toccato quota 5,69 metri.

Il Rabbi, esondato a Fiumana, è salito a 3,98 metri. Sopra la soglia rossa anche il Ronco, con 7,87 metri di livello idrometrico. Soglia rossa per il Voltre, con 3,16 metri di livello idrometrico. Soglia rossa per il Bidente a Meldola, con il livello idrometrico salito a 3,32 metri. 

Maltempo, la distribuzione dei sacchi di sabbia ai Romiti

Le criticità

L’allerta rossa per criticità idraulica dichiarata per martedì ha coinvolto pesantemente tutta la provincia generando vere e proprie catastrofi naturali di enorme portata, danni irreparabili e obbligando i cittadini ad indispensabili misure precauzionali, fino ad arrivare all’evacuazione. Scuole di ogni ordine e grado per tutta la giornata e per la giornata di mercoledì, chiusura del Ponte di Schiavonia. Chiusi anche i ponti che collegano i piccoli comuni montani, per motivi di sicurezza, mentre in centro città i sottopassi sono stati tutti resi intransitabili già dalla mattinata.

La circolazione ferroviaria nel tratto Riccione-Forlì- Ravenna è bloccata dalla mattinata, mentre il transito degli autoveicoli è fortemente sconsigliato e rallentato. “In questa situazione di fortissimo allarme, le aziende agricole sono in prima linea, impegnate con ogni mezzo a contrastare i rischi di esondazione ed a difendere colture, animali e attrezzature, dai danni che questi eventi calamitosi stanno causando in tutto il nostro territorio - sottolinea Coldiretti -. Nella provincia di Forlì-Cesena le aziende agricole sono oltre 6000 e svolgono un importante lavoro di custodia del territorio soprattutto nei piccoli comuni montani che nell’ultimo decennio risentono pesantemente del calo demografico e della diminuzione dei servizi.”

“Sono finiti sott’acqua migliaia di ettari di terreno coltivato a kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari di lavorazione ed infrastrutture”, scrive il presidente della Coldiretti Ettore Prandini al presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. “E’ necessario attuare interventi indifferibili diretti ad assicurare il superamento dell’emergenza e per questo chiediamo al Governo un intervento urgente per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni dagli eventi metereologici indicati” sottolinea Prandini rimarcando che “è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Abbandonate i piani bassi e interrati, recarsi nei piani alti. La piena attesa tra le 19.30 e le 20.30"

ForlìToday è in caricamento