rotate-mobile
Giovani che ce la fanno

Da Forlì a Basilea passando per New York, la vita da ricercatore di Michele: premiato da Mattarella ai 'nobel dell'energia'

Michele Ghini, forlivese, è stato insignito del “Premio Eni Award 2023”, nella categoria delle giovani promesse, durante la cerimonia che si è svolta al Quirinale

Istituiti una decina di anni fa, sono considerati i “i premi nobel dell’energia”, per lo studio di nuove soluzioni tecnologiche e scientifiche in tema di sostenibilità e rispetto dell'ambiente. Sono i “Premi Eni Award 2023”, conferiti nel corso della cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella rosa dei ricercatori insigniti di questo prestigioso riconoscimento anche Michele Ghini, premiato come “Giovane ricercatore dell’anno”, nella categoria dei ricercatori “under 30”, la categoria delle giovani promesse. 

Nato e cresciuto a Forlì, dove ha frequentato il Liceo Scientifico, 28 anni, laureato in Fisica, ha ottenuto il riconoscimento per la ricerca sui nanomateriali innovativi, a base di nanocristalli di ossidi metallici, in grado di accumulare l'energia luminosa con valori record e di rilasciarla sotto forma di cariche elettriche. Una scoperta che apre la strada a una vasta gamma di applicazioni future nei campi dell’optoelettronica e dei dispositivi autoalimentati, nonché nello sviluppo di soluzioni di stoccaggio diretto di energia solare. 

“L’incontro con il presidente Mattarella è stato molto emozionante - racconta - dopo la cerimonia ci ha salutato personalmente, stringendoci la mano, e si è complimentato con tutti noi”. Da poco più di un mese Ghini si è trasferito a Basilea, in Svizzera, dove lavora nel Centro di Ricerca di Novartis, ma innumerevoli sono state le sue esperienze all’estero anche durante gli anni dell’Università e del dottorato.

“Ho frequentato il Liceo Scientifico, dove ho avuto ottimi professori di matematica, fisica e non solo - racconta Michele -. Sono un fisico di formazione, ho studiato Fisica a Bologna sia per la laurea triennale che per la laurea magistrale e poi sono andato all’estero, all’Università di Oxford, per scrivere la mia tesi magistrale in Fisica e successivamente ho lavorato alla Columbia University a New York durante il dottorato. Ho lavorato anche come ricercatore per un anno presso la Scuola Politecnica Federale di Losanna”. 

Il presidente Sergio Mattarella e Michele Ghini

Ma è durante il dottorato all’Istituto italiano di tecnologia di Genova, Dipartimento di Nanochimica, che il giovane ricercatore viene candidato dalla sua responsabile, Ilka Kriegel, al Premio Eni Award. Al momento, nei suoi piani, non c’è l’intenzione di tornare in Italia. “Dell'Italia mi manca la mia famiglia - dice Michele, che a Forlì ha la mamma ex docente di matematica, il papà ingegnere in pensione, una sorella e due fratelli - ma qui in Svizzera la qualità di vita è molto alta e ci sono tutte le possibilità per potersi realizzare nel mio campo”. 

Un consiglio per i giovani che vogliono intraprendere la carriera scientifica? “Consiglio loro di investire tempo nello studio nella ricerca di nuove opportunità senza paura di lanciarsi. Fare esperienze all’estero, e farlo presto, è molto importante sia dal punto di vista professionale che personale, per bucare la bolla in cui ognuno di noi vive e aprirsi al confronto e alla scoperta”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Forlì a Basilea passando per New York, la vita da ricercatore di Michele: premiato da Mattarella ai 'nobel dell'energia'

ForlìToday è in caricamento