Sottani lascia la guida della Procura di Forlì: "Forlivesi, attenti ai capitali sospetti"

Il Procuratore Capo di Forlì Sergio Sottani lascia la città, dopo 6 anni alla guida del massimo ufficio che si occupa delle indagini penali del territorio di Forlì-Cesena. Era l'8 agosto del 2011 quando Sottani, sostituto procuratore a Perugia, giunse in Romagna per guidare la Procura forlivese. Sottani parte per un nuovo incarico ad Ancona, dove sarà Procuratore Generale presso la Corte d'Appello. Il suo sostituto sarà deciso nei prossimi mesi dal Consiglio Superiore della Magistratura, nel frattempo assume la reggenza il sostituto procuratore più anziano, Filippo Santangelo.

E' un punto di vista privilegiato quello di Sottani, dato che per sei anni ha avuto sotto mano i dossier più scottanti per quanto riguarda il crimine nel territorio di Forlì-Cesena. La valutazione che dà del territorio è “di una provincia in cui si continua a vivere bene” e che “deve stare attenta ad alcuni rischi: in primis l'arrivo nelle imprese economiche di capitali opachi, non giustificati” e in quanto tali sospetti. “Su questo punto abbiamo lavorato molto in Procura in questi anni”, chiosa il procuratore. “Il secondo è la droga, non tanto lo spaccio di strada, ma il passaggio di grossi quantitativi”.

Arrivato da una splendida città come Perugia e diretto ad un grande porto sull'Adriatico qual è Ancona, come valuta la sua esperienza forlivese? “E' una città vivibile, piacevole, silenziosa, con un a buona qualità della vita”. Il consiglio che si sente di dare ai forlivesi? “I forlivesi dovrebbero vivere di più il loro centro storico, negli anni l'ho visto migliorare e crescere culturalmente”. Cosa conserverà nel cuore della città? “Senza dubbio il meraviglioso Parco Urbano, compagno di molte pause pranzo”.